"Venerdì nero per il Ticino. Un ulteriore aumento dei premi sarà utilizzato dai partiti di Destra per far sì che siano le casse malati a decidere con che medici lavorare"
BERNA/BELLINZONA - “Venerdì nero: il Ticino paga le conseguenze della “nuova alleanza” PLR-UDC”.
“Scandaloso: cinque soldati di partito affossano la moratoria sugli studi medici chiesta dal Ticino”. Sono i due titoli con cui il Partito socialista e il PPD condannano la decisione odierna del Consiglio nazionale di abolire la moratoria sugli studi medici, tema che tiene banco da questa mattina.
Il PPD scrive: “Ignazio Cassis (già medico cantonale, oggi presidente delle Casse malati svizzere che si fregano le mani!), Giovanni Merlini, Marco Chiesa, Lorenzo Quadri e Roberta Pantani: questi i cinque Ticinesi che al Consiglio nazionale hanno affossato la prosecuzione della moratoria per l’apertura degli studi medici di cui il Ticino ha assoluto bisogno per non farsi sommergere dall’invasione dei medici d’oltre frontiera.
Una richiesta precisa che il Consiglio di Stato aveva formulato alla Deputazione ticinese, sapendo dopo l’esperienza del 2012 quanto questa invasione faccia immediatamente esplodere i costi della salute e i premi delle casse malati.
Dopo tanto blaterare di “difesa degli interessi del Ticino” in campagna elettorale, alla prima votazione che toccava direttamente il Cantone i cinque liberali, UDC e leghisti hanno preferito seguire l’ordine di scuderia dei loro partiti! Sarebbe bastato uno di loro a far pendere la bilancia dall’altra parte, ma tutti e cinque i soldatini di partito hanno affossato una soluzione federalista che permetteva ai Cantoni che ne hanno bisogno di limitare i nuovi studi medici, senza imporre il freno a quelli che non lo vogliono.
Una soluzione lungamente ragionata, per ben tre anni, fra il Consiglio federale e le Camere, e accettata pure oggi a larga maggioranza dagli Stati. Altro che frenare l’immigrazione e i frontalieri, altro che contenere i costi della salute… Ora sappiamo cosa il Ticino può guadagnare dalla nuova maggioranza di destra che domina per un voto il Consiglio nazionale: niente! I Ticinesi che vedranno ripartire la corsa al rialzo dei premi di Cassa malati sapranno chi ringraziare”.
E il PS gli fa eco:
“La giornata nera per il Ticino a Berna è stata caratterizzata da due decisioni. La prima al Consiglio nazionale, dove la nuova maggioranza di Destra si è imposta bocciando a sorpresa la regolazione dell’apertura di nuovi studi medici specialistici. Questa moratoria non riguardava i medici di base. Un numero illimitato di studi medici specialistici, con il conseguente aumento dell'offerta, provocherà l'aumento della spesa sanitaria e quindi l’aumento dei premi di cassa malati.
Il Ticino sarà uno dei Cantoni più toccati: come Cantone di frontiera siamo più esposti a un forte afflusso di medici specialisti, come già avvenuto in passato.
I Consiglieri nazionali ticinesi di PLR e Lega-UDC hanno purtroppo contribuito a bocciare il compromesso già raggiunto dalle Camere. Un ulteriore aumento dei premi sarà utilizzato dai partiti di Destra per far sì che siano le casse malati a decidere con che medici lavorare, in barba alla libertà di scelta degli assicurati (abolizione dell’obbligo di contrarre).
La seconda decisione arriva dal Consiglio federale, che, invece di presentare misure concrete ed efficaci per rafforzare le misure di accompagnamento contro il dumping salariale, si limita a proposte insufficienti e ha di nuova rimandato tutto a fantomatici gruppi di lavoro. Nonostante tutte le promesse, i lavoratori ticinesi si trovano ancora confrontati con un mercato del lavoro senza garanzie a difesa dei salari e dei posti di lavoro.
Per il Ticino un venerdì nero!”.