BERNA - Tra luglio 2022 e giugno 2023, ogni persona assicurata in Svizzera ha speso mediamente 4447 franchi per prestazioni sanitarie rimborsate dall’assicurazione malattia obbligatoria. Ciò corrisponde a un aumento del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (da luglio 2021 a giugno 2022). A segnare la progressione maggiore sono la fisioterapia (6%), le cure ospedaliere stazionarie (5,4%), le cure a domicilio (Spitex, 5,4%), le case di cura (5%) e i medicamenti (4,6%).
“Quest’evoluzione non è di buon auspicio per la comunicazione dei premi del mese di settembre”, afferma Pius Zängerle, direttore di Curafutura. “Molti elementi lasciano supporre un rincaro molto più marcato rispetto agli ultimi anni. Già l’anno scorso il Consiglio federale ha dovuto annunciare un incremento del 6,6%, facendo di fatto dimenticare i quattro anni precedenti che avevano contribuito alla stabilizzazione dei premi con aumenti effettivi dell’1% nel 2019, dello 0,1% nel 2020, dello 0,3% nel 2021 e del -0,7% nel 2022”.
Gli assicuratori fanno il possibile per contenere il rincaro entro limiti ragionevoli. È infatti nel loro interesse che i premi non siano troppo elevati: ciò permette loro di acquisire il maggior numero possibile di assicurati, ma anche di fidelizzare quelli esistenti. D’altro canto, però, i premi devono coprire i costi e, evidentemente, ora non è il caso.
Curafutura, l’associazione che raggruppa gli assicuratori CSS, Helsana, Sanitas e KPT, ritiene che le grandi riforme in campo sanitario siano la leva più importante per eliminare gli incentivi negativi e tenere così sotto controllo i costi.
Tra queste riforme vi sono il tariffario per le prestazioni mediche ambulatoriali, il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS) e la revisione dei margini per incentivare la dispensa di farmaci generici. Curafutura chiede però anche un intervento tariffale nel settore della fisioterapia in quanto, secondo il suo direttore Pius Zängerle, alcune voci tariffali favoriscono una fatturazione non equa.
Osservando l’evoluzione tra luglio 2022 e giugno 2023, si nota che i costi delle cure ambulatoriali negli studi medici sono aumentati del 2,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre quelli delle cure ambulatoriali ospedaliere sono aumentati del 2,6%. Questi due gruppi di costi crescono nei limiti ritenuti accettabili dall’Ufficio federale della sanità pubblica. Solo i laboratori mostrano una crescita negativa del -9,2%, risultato ascrivibile alla riduzione del 10% delle tariffe di laboratorio decisa dal Dipartimento federale dell’interno (DFI) nel 2022. A motivare l’intervento del DFI sono stati tra l’altro i risultati dell’analisi condotta dal Sorvegliante dei prezzi secondo cui in Svizzera i prezzi degli esami eseguiti negli studi medici erano in media 4,5 volte superiori rispetto a quelli di altri Paesi europei. Ciò dimostra che anche il potenziale dei prezzi amministrati (ad es. laboratorio, medicamenti, EMAp) deve essere sfruttato in modo continuo e ricorrente al fine di contenere i costi.