L'aspra critica del Presidente dell’OMCT al documento appena approvato sulle scelte che determinano il futuro della sanità ticinese: “Sono stati consultati tutti tranne i medici, che sono tra le figure fondamentali per far funzionare gli ospedali"
LUGANO - Franco Denti interviene dalle pagine del CdT con una critica incisiva al documento di pianificazione ospedaliera approvato pochi giorni orsono, definendolo “assolutamente fallimentare”. Secondo il Presidente dell’OMCT, il lavoro della Commissione sanitaria e sicurezza sociale del Gran Consiglio “manca di coraggio” ed è stato realizzato senza il contributo delle figure chiave per il funzionamento della sanità: “Per partorire questa cieca pianificazione sono stati consultati più o meno tutti tranne i medici, che sono tra le figure fondamentali per far funzionare gli ospedali e le cliniche”, rimarca Denti, e aggiunge: “Avremmo potuto indicare dove andare a concentrare gli sforzi per rendere più efficace e sostenibile la sanità ticinese, proponendo degli accorgimenti per ridurre i premi di cassa malati per gli anni 2026 e 2027, prima dell’entrata in vigore del finanziamento uniforme (EFAS) della sanità in Svizzera prevista per il 2028”.
Denti avverte inoltre che la strategia proposta non affronta adeguatamente le sfide che il Cantone dovrà affrontare nei prossimi dieci anni. “Questa pianificazione è descritta come ‘transitoria’ dal relatore Matteo Quadranti, ma è poco audace”, sottolinea il presidente OMCT, criticando l'approccio della politica che evita decisioni difficili e cerca di garantire servizi ovunque: “Questa strategia porterà a costi insostenibili”. Ancora, Denti evidenzia la necessità di intervenire sull’ospedaliero stazionario, non limitandosi a contenerne la crescita, e critica la proposta della Commissione di introdurre quote di mercato minime, definendola una “barzelletta”, inadeguata rispetto alla necessità di concentrare le prestazioni specialistiche, in particolare quelle chirurgiche.
Infine, Denti esprime nuovamente preoccupazione per l’aumento dei premi di cassa malati, previsto anche per il 2026 e 2027 - come annunciato anche lo scorso 26 settembre dalla Consigliera federale Elizabeth Baume-Schneider durante la conferenza stampa sugli aumenti. Previsione che, se dovesse realizzarsi, porterebbe a un incremento del 50% in cinque anni. “I ticinesi non possono permettersi ulteriori aumenti dopo un già gravoso incremento del 30% in tre anni. Urge quindi un cambio di rotta nella pianificazione sanitaria”.