Rocco Cattaneo, la bicicletta, la pedalata di 10 ore verso Berna... Breve fenomenologia di un uomo che, da politico e da imprenditore, vive di idee e di progetti. E li realizza. E che ha anche il tempo di pensare alle favole...
L’aveva detto e l’ha fatto. Insieme ad alcuni amici di vita e di pedale, come Mauro Gianetti, Marco Vitali e Manuele Morelli, Rocco Cattaneo è partito questa mattina all’alba per Berna in sella alla sua bicicletta. Ritrovo al City di Monte Ceneri, e poi via come il vento, mangiando uno dopo l’altro quei 251 chilometri che separano Rivera dalla Capitale
L’aveva detto e l’ha fatto. Insieme ad alcuni amici di vita e di pedale, come Mauro Gianetti, Marco Vitali e Manuele Morelli, Rocco Cattaneo è partito questa mattina all’alba per Berna in sella alla sua bicicletta. Ritrovo al City di Monte Ceneri, e poi via come il vento, mangiando uno dopo l’altro quei 251 chilometri che separano Rivera dalla Capitale. Orario d’arrivo previsto attorno alle 16, dopo una decina di ore in sella e un bel po’ di scalate nelle gambe.
“La bici è gioia”, è la frase che ha scelto come slogan per questa pedalata a tappe verso Berna, dove lunedì prossimo giurerà fedeltà alla Costituzione e sarà ufficialmente consigliere nazionale.
La neve e il gelo previsti nel fine settimana hanno indotto Cattaneo ad anticipare ad oggi questa ennesima sfida della sua vita. Che per uno come lui, che se non avesse fatto l’imprenditore avrebbe potuto diventare senza dubbio un campione di ciclismo (basta guardare le sue performance alla Maratona delle Dolimiti, che ha vinto per tre anni di seguito), sarà magari anche una roba da nulla. O quasi.
Questa pedalata è in ogni caso il primo atto politico di Cattaneo, perché l’obiettivo non è fare il fenomeno, ma sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica, appunto, sui rischi della strada, alla luce dei 33 ciclisti morti l’anno scorso in Svizzera.
Il tema della bicicletta è uno di quelli importanti per Rocco Cattaneo, uno di quelli che fanno parte del suo DNA politico, un tema che ha in pancia da sempre, fin da quando promosse la Gianetti Day per celebrare l’exploit mondiale del suo amico Mauro.
Durante il suo quadriennio alla testa del PLR ha più volte ribadito l’importanza di una rete di piste ciclabili, non solo in ottica di sicurezza ma anche di promozione turistica e di riduzione del traffico automobilistico, promuovendo personalmente un progetto per collegare Lugano a Mendrisio.
Ma in realtà un po’ tutto il “mood” politico di Rocco è stato improntato ai progetti e alle idee: un altro dei suoi cavalli di battaglia, per esempio, è la diffusione capillare della banda larga per il trasporto dei dati e, guarda un po’, da quest’anno il Consiglio federale ha proclamato il ‘Digital Day’.
Purtroppo chi fa politica con le idee viene spesso meno considerato di chi la fa a parole, ragli e grugniti.
Diciamo che l’uomo è una fucina di idee, e sono idee che rompono i confini e le cortine tra il piano imprenditoriale e quello politico. Il che gli è possibile, naturalmente, in quanto lui stesso è imprenditore, e si è trovato, insieme ai suoi fratelli a gestire un’azienda di famiglia dalle grandi potenzialità.
E diciamo anche che l’uomo Rocco non sa star fermo. Dopo aver promosso e realizzato il centro Splash & Spa ha completato la riconversione del Monte Tamaro da stazione invernale a parco avventura e punto di partenza - o di arrivo - della spettacolare escursione da o per il Lema. Ora, insieme alla sua famiglia, sta progettando un albergo accanto al parco acquatico. E, non contento, si è messo in testa di costruire una funivia che dall’Alpe Foppa, attuale stazione di arrivo delle ovovie, porta fino al Motto Rotondo, poco al di sotto della vetta del Tamaro.
Non è tutto: a Rivera ha creato la prima stazione di ricarica rapida per le auto elettriche della Tesla, individuando quel punto come una stazione di sosta per chi viaggia tra Zurigo e Milano e viceversa. E le sue stazioni di benzina City Carburoil sono diventate in pochi anni dei punti di ritrovo frequentatissimi per colazioni, pranzi e aperitivi… E anche qui c’è un evidente piano di riconversione delle classiche stazioni di servizio in punti di ristoro, addirittura senza benzina come nel caso del buffet della stazione di Bellinzona.
Rocco Cattaneo ama inoltre spesso coniugare i progetti all’arte e alla creatività, con quello spirito che un tempo di definiva di mecenatismo. Come ha fatto incaricando l’ex chitarrista della PFM, Franco Mussida, di realizzare nella cupola dello Splash & Spa l’orologio musicale ‘Suono di Sole’. Ha inoltre in mente di portare dei concerti nella chiesa del Tamaro, firmata da Mario Botta, delle esposizioni in vetta, e -ma questo non lo si può ancora dire -… sta anche lavorando ad una bellissima favola.