SECONDO ME
Andrea Togni: “La fine del segreto bancario? Non è la fine del mondo, ma Lugano è a un crocevia”
“In un mondo dove le sfide ambientali si intrecciano con nuove conoscenze tecnologiche, la nostra regione, con la sua tradizione nella ricerca, può profilarsi nella rivoluzione verde e tech con vantaggi tangibili per giovani, imprese e la comunità”
TiPress / Alessandro Crinari

di Andrea Togni *

La fine del segreto bancario, un conseguente diverso approccio al risparmio ed il cambio generazionale in atto, stanno accelerando la trasformazione dell’offerta bancaria e parabancaria e, quindi, anche all’economia ticinese. Queste trasformazioni così rapide non sono purtroppo indolori ed impongono uno sforzo corale per sovvertire questa tendenza.

Lugano si trova di fronte a un crocevia. In un mondo in continua evoluzione, dove le sfide ambientali si intrecciano con nuove conoscenze tecnologiche, la nostra regione, forte della sua tradizione nell'educazione e nella ricerca, può profilarsi nella rivoluzione verde e tecnologica, con vantaggi tangibili per i nostri giovani, le nostre imprese e la nostra comunità.

La nuova formazione specifica quale apprendista montatore di impianti fotovoltaici è solo un esempio delle opportunità di lavoro e formative legate all'innovazione. L’economia del fotovoltaico non solo risponde all'urgente necessità di soluzioni sostenibili, ma apre anche nuove prospettive lavorative, combinando il rispetto per l'ambiente con lo sviluppo tecnologico ed economico.

Lugano, grazie alla presenza di istituti di rilievo come l'USI, la SUPSI, l'IRB, e l'IOSI, è già in una posizione privilegiata per diventare un polo di attrazione e di formazione per i talenti desiderosi di contribuire a un futuro sostenibile. Senza sottovalutare le ulteriori possibilità connesse alla facoltà di medicina e al recente riconoscimento ricevuto dall’EOC, quale ente ospedaliero di formazione universitaria.

Il modello dell'apprendistato, che unisce teoria e pratica, è fondamentale in questo processo. Garantisce che i giovani non solo acquisiscano conoscenze avanzate ma sviluppino anche competenze concrete, pronte per essere messe al servizio delle nostre imprese. Questa sinergia tra formazione e impresa è essenziale per mantenere il Ticino competitivo, attrarre investimenti e promuovere l'innovazione.

La collaborazione tra il mondo accademico e il settore imprenditoriale è la chiave per sviluppare un ecosistema innovativo che generi occupazione di qualità e stimoli la crescita economica. Come candidato, mi adopererò per rafforzare queste collaborazioni, rendendo Lugano un esempio di come l'innovazione tecnologica possa andare di pari passo con la qualità della vita.

Investire in formazione e ricerca significa anche attrarre talenti e capitali, essenziali per lo sviluppo di startup innovative. Lugano, con la sua posizione strategica e le sue risorse, può ambire a diventare un laboratorio per soluzioni sostenibili, che attraggano giovani professionisti e investimenti, contribuendo così a un futuro in cui tecnologia e vivibilità si fondono in modo esemplare.

Il rientro dei cervelli ticinesi in Ticino è un punto chiave per il futuro del nostro territorio. Si dovranno promuovere con maggiore forza politiche di sviluppo economico e scientifico, volte alla nascita di nuove realtà imprenditoriali, abbinate a attività di promozione fiscale che permettano, perlomeno su Lugano, di mitigare le differenze di possibilità lavorative e di reddito rispetto ad altri luoghi.

Il futuro del Ticino e di Lugano in particolare dipende dalla nostra capacità di investire oggi nelle persone, nella ricerca, e nello sviluppo tecnologico legato alla sostenibilità. Come candidato al municipio di Lugano, mi impegno a fare di questa visione una realtà, affinché la nostra regione sia pronta ad accogliere le sfide dell’oggi, garantendo prosperità e benessere già in un prossimo domani.

 

* Candidato PLR al Municipio e CC di Lugano

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