Il presidente AITI: "Insultati e persino minacciati. Gli imprenditori non sono delinquenti"
*Di Oliviero Pesenti
Basta certamente il chiaro sì del popolo ticinese espresso a favore della riforma fiscale cantonale domenica scorsa, a fare piazza pulita di tutte le nefandezze che sono state dette e scritte nei confronti di chi come noi questa riforma fiscale l’ha difesa. Siamo stati insultati e persino minacciati. Anche se non osano esporlo pubblicamente, il pensiero nascosto di alcune persone, fra cui dobbiamo purtroppo collocare anche certi politici e rappresentanti dei media, è quello di dire che gli imprenditori, grandi o piccoli che siano, sono degli sfruttatori di manodopera, cioè dei delinquenti. Sappiamo bene che la realtà è diversa.
La riforma fiscale appena approvata aveva l’obiettivo di dare maggiore equilibrio alla fiscalità applicata alle persone fisiche. Maggiori deduzioni fiscali delle spese professionali di chi lavora; una riduzione dell’imposizione fiscale per chi è confrontato a processi di donazione e successione, pensiamo ad esempio alla trasmissione dell’azienda ad altre persone al momento del pensionamento; una riduzione dell’imposizione fiscale per chi preleva il capitale della propria cassa pensione. E poi naturalmente ciò che ha diviso i fronti, cioè la riduzione graduale dell’aliquota massima d’imposta per i redditi delle persone benestanti.
A ciò si deve aggiungere l’argomento che forse ha convinto molti cittadini a votare sì, cioè l’impedire un aumento delle imposte a tutti. Riforme di buon senso il cui scopo è quello di dare maggiore spazio di manovra ai cittadini che lavorano e a quelli che vanno in pensione. Ma anche una riforma che si preoccupa di non fare scappare verso altri Cantoni i buoni contribuenti e, anzi, di attirarne di nuovi. Vale sempre la matematica certezza che un ricco contribuente che paga le imposte in Ticino e se ne va deve essere sostituito da decine se non centinaia di altri contribuenti del ceto medio che dovranno pagare anche le imposte che pagava prima lui. Attirare in Ticino nuovi contribuenti significa per il Ticino stipulare una polizza assicurativa per il futuro. Questi nuovi contribuenti alimenteranno il gettito fiscale versando soldi che potranno essere usati per fare investimenti a favore del territorio e della popolazione.
Questi argomenti sono stati sviscerati con chiarezza e moderazione da chi ha sostenuto la riforma fiscale. Nelle ultime settimane, visto che i loro argomenti non facevano breccia, alcuni rappresentanti del fronte del no alla riforma fiscale, non tutti certamente, si sono lasciati andare ad attacchi personali vergognosi. Persone cattive d’animo che meritano ora l’oblio.
*Presidente AITI