L'esperienza di una studentessa di economia aziendale alla SUPSI: "Lasciare la realtà a cui ero abituata mi spaventava molto, poi le mie preoccupazioni sono svanite. Il mio a quella città è un arrivederci e non un addio"
di Federica Magrin*
Partire per un periodo di studio all’estero significava mettermi alla prova e vedere come avrei reagito in una situazione totalmente diversa dal solito.
I mesi passati ad Augsburg, in Baviera, mi hanno segnato profondamente sia sul piano umano che su quello professionale: ho imparato una nuova lingua, a relazionarmi con le persone, a essere completamente autonoma e soprattutto a conoscermi meglio.
Lasciare di punto in bianco la realtà a cui ero abituata mi spaventava molto, andare in una città lontana lasciando genitori, amici e la vita tranquilla di sempre non è così semplice.
Ma una volta arrivata ad Augsburg tutte le preoccupazioni tipiche dei giorni precedenti la partenza sono svanite in un attimo. Fin da subito mi sono trovata molto bene perché è una città molto tranquilla e piena di risorse, non grande e affollata ma con sicuramente qualcosa di magico e spettacolare.
Ad oggi posso affermare di essermi pienamente innamorata di questa città, e so benissimo che non è un addio ma un semplice arrivederci.
Ho conosciuto delle persone fantastiche che considero come una seconda famiglia. Non vedo l’ora di rivederli.
Trovo la mobilità all’estero offerta dalla SUPSI un’esperienza bellissima e la consiglio a tutti.
Non pensateci due volte, preparate le valigie e partite! Vi assicuro che sarà un'esperienza fantastica.
*studentessa del corso di laurea in Economia aziendale presso il Dipartimento economia aziendale sanità e sociale (DEASS).