VETRINA
Stazioni Centovallina: "Aperto il dialogo per soluzioni condivise"
Un incontro tra i vari attori coinvolti ha permesso di identificare le problematiche più urgenti ed elaborare soluzioni condivise
TIPRESS

LOCARNO – Un dialogo costruttivo che ha permesso di identificare le problematiche più urgenti e di elaborare soluzioni condivise. Si può riassumere con queste parole l’incontro avvenuto in data 27 giugno tra vari attori coinvolti e incentrato sulle argomentazioni contenute nella petizione “Per altri 100 anni di Centovallina al servizio del pubblico”.

All’incontro hanno partecipato alcuni membri di direzione e il Presidente del Consiglio di amministrazione di FART, i promotori della petizione consegnata lo scorso aprile alla Cancelleria dello Stato e al Gran Consiglio, rappresentanti del Comune delle Centovalli e dello studio Michele Arnaboldi architetti (progettisti mandatari delle FART). Presenti al sopralluogo anche Inclusione handicap Ticino con un rappresentante utenti in sedia a rotelle e Alessandro Armonti, geometra e sostenitore della petizione.

La petizione, ricordiamo, sollevava dubbi sulle modalità di intervento alle stazioni, facendo presente le mancanze pratiche dei nuovi manufatti e la scarsa valorizzazione delle peculiarità storiche. Da lì la proposta di un incontro tra le parti, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise che possano conciliare le esigenze di accessibilità e sicurezza con le necessità dei passeggeri in attesa del treno e la preservazione del patrimonio storico delle stazioni. Questo dialogo ha permesso di valutare in loco possibili modifiche e miglioramenti, dimostrando la volontà di tutti di collaborare per garantire un adeguamento rispettoso e funzionale.

L’incontro si è svolto alla stazione di Palagnedra, per la quale Alessandro Armonti, dopo aver valutato l’aspetto generale della situazione attuale e la fattibilità di accesso per gli utenti a mobilità ridotta, ha proposto alcune soluzioni di adeguamento alternative. Anche in situazioni che presentano criticità per la sicurezza degli utenti è stato trovato un compromesso efficace per il mantenimento delle storiche stazioni attraverso un progetto di riqualificazione. In particolare, non verrà realizzata nessuna pensilina, ma il locale d’attesa originale sarà reso accessibile a tutti grazie al rialzamento del marciapiede e la conseguente eliminazione dello scalino di accesso. Lo stesso intervento permetterà l’accesso autonomo ai treni da parte degli utenti in situazione di disabilità, per i quali verrà creato inoltre un parcheggio riservato.

Anche la situazione delle altre stazioni non sotterranee è stata discussa con risultati incoraggianti. Per quanto riguarda le stazioni di Camedo, Verscio, Cavigliano e S.Martino, le FART stanno studiando una soluzione per ampliare la copertura vetrata, aumentando così la superficie riparata, delle pensiline già posate. A Camedo, inoltre, la sala d’attesa nell’edificio originale rimarrà aperta e accessibile a tutti gli utenti, con barriere architettoniche eliminate. A Cadanza (fermata non più servita dal cambio orario 2024) l’edificio originale rimarrà intatto.

A Verdasio non sarà possibile continuare ad usufruire della sala d’attesa esistente in quanto dovrà essere adibita a spazio tecnico per i nuovi impianti di sicurezza della stazione. L’intervento alla stazione ferroviaria è stato concepito per creare una sinergia con il progetto della nuova funivia già pubblicato dal Comune delle Centovalli. Questo progetto prevede una piattaforma sospesa a ridosso dei binari, sulla quale prenderà posto la nuova stazione di valle della funivia, creando così un’ampia tettoia da trasformare in area di attesa per gli utenti della ferrovia. Se il progetto della teleferica verrà ridimensionato e non ci sarà più la piattaforma sopraelevata, si dovranno realizzare delle pensiline simili a quelle di Verscio e Camedo, con i montanti fissati nel muro perimetrale del marciapiede, a causa dello spazio limitato.

Non è prevista alcuna pensilina nemmeno a Corcapolo in quanto lo spazio a disposizione nella zona di attesa è poco e l'edificio originale, pur mantenuto intatto, sarà adibito a strumentazione tecnica. Un nuovo spazio di attesa per proteggersi da condizioni metereologiche avverse sarà ricavato dal magazzino FART in disuso.

L’adeguamento della stazione di Ponte Brolla risulta più complesso, dal momento che l’area di attesa attuale coincide con la strada di accesso all’officina dell’infrastruttura ferroviaria. Una situazione come questa non è più concepita nella normativa attuale e per questo sarà necessario creare un vero e proprio marciapiede sopraelevato alla quota corretta, per permettere l’accesso autonomo ai treni da parte delle persone disabili.

La strada deve essere mantenuta e sarà realizzata tra il marciapiede e il ristorante Stazione, obbligando il sacrificio del locale d’attesa storico. Al suo posto sarà realizzata una pensilina simile a quelle installate a Verscio, Cavigliano e Camedo, con una superficie vetrata maggiorata. Inoltre, data l’insufficiente larghezza del marciapiede intermedio, è necessario creare un marciapiede esterno, lato montagna, procedendo alla demolizione di parte della parete rocciosa esistente. Qui sarà realizzata una pensilina con i soli elementi orizzontali fissati direttamente nel muro di sostegno che verrà creato a protezione del marciapiede stesso.

Le decisioni di approvazione dei piani per i progetti di Ponte Brolla, Corcapolo, Verdasio e Palagnedra dovrebbero essere in dirittura d’arrivo e si spera di poter cominciare i lavori con la primavera del 2025. Rimane invece prematuro trarre conclusioni per il futuro delle stazioni di Intragna e Tegna, dove la salvaguardia dello stabile originale è ostacolata dall’introduzione di un binario aggiuntivo, necessario per l’ampliamento del servizio a cadenza semi oraria tra Locarno e Intragna.

Inclusione handicap Ticino rimane a disposizione per fornire la necessaria consulenza di accessibilità per tutte le citate stazioni, ritenendo tale collaborazione particolarmente importante in fase di pianificazione e progettazione.

I promotori hanno accolto con soddisfazione le spiegazioni e rassicurazioni fornite dalle FART riguardo i piani per le future stazioni nelle Alte Centovalli e per le correzioni delle pensiline già posate. Tramite il presente comunicato i firmatari della petizione vengono informati delle precisazioni raccolte e la petizione potrà essere archiviata.

In attesa della decisione di approvazione dell’Ufficio federale dei trasporti in merito al progetto elaborato dalle FART per la futura stazione di Intragna, Comune delle Centovalli e promotori della petizione rimangono impegnati nella collaborazione, con lo scopo di elaborare un piano per la rivalorizzazione dello spazio della stazione.

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