"A livello federale - scrive l'azienda in una nota - si deve prendere atto che la Strategia energetica 2050 non riserva alcuna misura a sostegno del gas metano. A livello locale, in assenza di autorizzazione alla distribuzione da parte di singoli comuni, manca la continuità territoriale indispensabile per uno sviluppo progressivo della rete"
"A livello federale - scrive l'azienda in una nota - si deve prendere atto che la Strategia energetica 2050 non riserva alcuna misura a sostegno del gas metano, benché si tratti di un vettore energetico sicuro e maggiormente rispettoso dell’ambiente per rapporto ad altre alternative fossili. A livello locale, in assenza di autorizzazione alla distribuzione da parte di singoli comuni, manca la continuità territoriale indispensabile per uno sviluppo progressivo della rete. Metanord ha approfondito alternative di sviluppo del metanodotto via lago, rinunciandovi a causa degli alti costi d’investimento e del rischio di mancata copertura dei medesimi".
Quanto sopra comporta la riorganizzazione del gruppo Metanord: nei prossimi mesi la casa madre Metanord SA incorporerà la società figlia Metanord Ingegneria SA. Dal punto di vista occupazionale, in relazione alla contrazione dell’attività di sviluppo della rete, il gruppo dovrà purtroppo rinunciare a circa la metà dei propri collaboratori: oggi impiega 17 dipendenti (in parte a tempo parziale) e a 8 di essi è stata comunicata la disdetta o la riduzione del rapporto d’impiego.
Dal punto di vista finanziario la società è solida e può contare su un capitale azionario di CHF 18 milioni, rispettivamente su prestiti degli azionisti per CHF 24 milioni.
Le recenti decisioni sono finalizzate a focalizzare la società sui clienti attuali e sullo sviluppo commerciale nelle regioni in cui Metanord è presente, dove verrà naturalmente densificata la rete.