Vitigno autoctono a bacca rossa, molto diffuso in passato in tutto il Sopraceneri, è oggi vinificato in purezza da pochi professionisti. Sabato 6 maggio a in Piazza del Ponte a Mendrisio è prevista una giornata di degustazione
BELLINZONA – La famiglia dei Presìdi di Slow Food si allarga e accoglie la Bondola, vitigno autoctono a bacca rossa molto diffuso in passato in tutto il Sopraceneri e oggi vinificato in purezza da pochi professionisti. È la prima volta che un vino diventa Presidio di Slow Food in Svizzera. Insieme alla Bondola, entra a far parte dei Presìdi anche la Bondoletta, oggi molto rara e che risulta essere un incrocio fra la Bondola e un altro vitigno originario dell’arco alpino.
Sarà possibile degustare la Bondola delle cinque aziende vitivinicole produttrici in occasione del Mercato dei piccoli produttori di Slow Food, previsto sabato 6 maggio in Piazza del Ponte, a Mendrisio. Bondola e Bondoletta rappresentavano fino alla metà del secolo scorso ancora circa la metà della produzione vinicola ticinese, mentre oggi occupano solo l’1,5% della superficie vitata. I due vitigni autoctoni sono stati progressivamente relegati in secondo piano dal Merlot, più conveniente dal punto di vista agronomico e del mercato.
Il forte rischio di cadere nell’oblio per questi due vitigni è stato uno dei motivi che li ha resi eleggibili a progetto per un Presidio Slow Food. Per la Svizzera si tratta del primo vino inserito tra i Presìdi Slow Food e affianca così altri 20 Presidi elvetici, di cui tre sono ticinesi: i Cicitt delle Valli del Locarnese (antico salume), la Farina Bona di mais tostato e il formaggio Zincarlin della Val da Mücc. Nel mondo, i prodotti gastronomici tradizionali d’eccellenza a rischio di estinzione inseriti tra i Presìdi Slow Food sono quasi 700 e, tra questi, i vini sono una ventina.
Far parte di Slow Food come Presidio - secondo il motto buono, pulito e giusto - implica il rispetto di un disciplinare produttivo severo, con l’obiettivo di una produzione sempre più rispettosa dell’ambiente. Chiericati Vini, La Segrisola, Mondò, Pian Marnino e Terreni alla Maggia, con l’appoggio dell’Interprofessione della Vite e del Vino ticinese, sono le cinque aziende vitivinicole del Sopraceneri che hanno deciso di impegnarsi in questa sfida e aderire alla “Comunità della Bondola”. Producono vini di Bondola dalle caratteristiche molto diverse: due freschi rosati e cinque rossi fruttati e di buon corpo. La Segrisola produce la Bondola con una piccola aggiunta di Bondoletta che non viene prodotta in purezza vista la sua produzione limitatissima. La vendemmia 2022 sarà la prima a presentarsi con il logo del Presidio, la “chiocciola” Slow Food, e sarà imbottigliata e messa in commercio il prossimo autunno.