CRONACA
"Studiare all'ombra del David. Vi racconto i miei studi a Firenze"
Francesca Perri, studentessa Bachelor of Arts SUPSI in insegnamento per il livello prescolastico: "Appena arrivata in città, ho capito che mi sarei sentita a casa"

*Di Francesca Perri

Nel corso del primo anno di bachelor come insegnante di scuola dell’infanzia è sorto in me il desiderio di intraprendere un semestre in mobilità: avevo voglia di andare all’estero e fare una nuova esperienza utile per la mia vita futura. Ho iniziato quindi a cercare le prime informazioni sul sito internet del Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) per comprendere quali documenti e quali tempistiche dovevo considerare per iniziare a progettare il mio viaggio.

All’inizio del secondo anno mi sono recata all’ufficio di riferimento (International office) per inoltrare ufficialmente la richiesta per lo svolgimento di un periodo di mobilità. Sin da subito, quando immaginavo di andare all’estero, la città di Firenze era ben presente nei miei pensieri e tra le mete che prediligevo. Si tratta di una città di cui sono sempre stata affascinata e innamorata, sceglierla come meta Erasmus è stato quindi molto facile. L’International office della SUPSI mi ha aiutata a redigere tutti i documenti universitari e gli accordi con l’università ricevente necessari a regolarizzare il mio periodo di studio all’estero, nel contempo ho iniziato la ricerca di un alloggio su internet. A metà febbraio sono partita per Firenze e, come arrivata in città, ho capito che mi sarei sentita a casa. Piccola e organizzata, Firenze è una città dalla quale non si può che rimanere colpiti.

Ho alloggiato presso lo “Student hotel”, un residence con 150 camere riservate agli studenti e una serie di aree condivise (cucina, aule-studio, palestra, piscina, aree gioco, ecc.) che permettono di fare molto conoscenze e di vivere autonomamente. Per ambientarmi ho impiegato all’incirca due settimane: inizialmente ero completamente sola in una città sconosciuta e concentrata a risolvere diverse questioni burocratiche inerenti al mio soggiorno di mobilità. Una volta sistemate, ho iniziato a fare molte amicizie, a scoprire piazze e vie della città, a frequentare le lezioni all’università e cominciare così un nuovo capitolo della mia vita.

Ho frequentato i corsi del primo, secondo e terzo anno presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione e della formazione dell’Università degli Studi di Firenze (Area umanistica) confrontandomi con una realtà completamente diversa da quella a cui ero abituata e dalla quale ho potuto arricchire il mio bagaglio formativo. Il mio periodo di mobilità è durato 6 mesi (un semestre scolastico) e, se qualcuno oggi mi chiedesse che cosa porto con me di questa esperienza, risponderei: un’altra Francesca. Sono cresciuta moltissimo a livello personale perché questa esperienza mi ha permesso di mettere in discussione molte mie scelte future, di trovare una mia indipendenza e una mia autonomia e di incontrare persone magnifiche che porterò per sempre nel mio cuore. Se tornassi indietro, l’unica cosa che cambierei sarebbe informarmi per trovare il modo di svolgere un periodo di mobilità più lungo. È un’esperienza che consiglierei a tutti. Io la rivivrei milioni di altre volte e sempre più forte!

 *Studentessa Bachelor of Arts SUPSI in Insegnamento per il livello prescolastico

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