CANTONALI 2019
Elezioni di aprile, tutto come oggi. Il secondo sondaggione dice: il PS resta in Governo, Lega e UDC volano, il PLR fallisce il raddoppio, e nel PPD vince ancora il Beltra
È quando emerge dal secondo sondaggio realizzato dalla società Ad Hoc Informatica di Pietro Pisani per conto del Corriere del Ticino, di TeleTicino e del sito Il Federalista in vista delle elezioni del 7 aprile

BELLINZONA - Tutto come oggi. È quando emerge dal secondo sondaggio realizzato dalla società Ad Hoc Informatica di Pietro Pisani per conto del Corriere del Ticino, di TeleTicino e del sito Il Federalista in vista delle elezioni del 7 aprile.

 

Il dato più significativo è che il seggio del Partito socialista sembra meno a rischio rispetto alle indicazioni del primo sondaggio.

 

La lista unica Lega-UDC domina con gli uscenti Claudio Zali e Norman Gobbi, mentre il PLR vede sfumare la possibilità di raddoppio, con Christian Vitta primo incontrastato, e il PPD soffre ma mantiene la posizione con Paolo Beltraminelli. E il PS, con Manuele Bertoli in pole position, è un po’ più sicuro di confermarsi in governo.

 

La lista unica della Lega dei ticinesi e dell’Unione democratica di centro vola al 33,7% di consensi, in crescita dunque rispetto al risultato ottenuto quattro anni fa dai due partiti separati (32,2%) e al primo sondaggio (30,8%). Il consenso è stimato dal sondaggio tra il 32,7% e il 34,6%.

 

Se si votasse oggi, Claudio Zali e Norman Gobbi sarebbero brillantemente confermati al loro posto con un indice di forza di 301 punti, rispettivamente 273. Staccatissimi gli altri tre candidati, ma con il presidente dell’UDC Piero Marchesi che otterrebbe più consensi del capogruppo leghista Daniele Caverzasio.

 

Il Partito liberale radicale si attesta al 25,4% dei consensi, con una forchetta tra il 24,1% e il 26,7%. Nel 2015 il PLR aveva ottenuto il 26,25% dei voti.  Il distacco da Lega-UDC è comunque profondo: oltre otto punti percentuali. Il ministroChristian Vitta è nettamente davanti agli altri candidati con 198 punti contro i 163 del capogruppo in Gran Consiglio Alex Farinelli. Buon terzo, Alessandro Speziali.

 

Per gli altri due partiti di governo si conferma la tendenza al ribasso. Il PPD è dato al 15,7%, in calo di quasi due punti rispetto alle elezioni del 2015 (quando ottenne il 17,54% dei voti di partito). Il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli, se si votasse oggi, verrebbe rieletto, e il suo principale antagonista rimane Raffaele De Rosa.

 

Anche il Partito socialista perde terreno rispetto ai risultati delle cantonali di quattro anni fa, ma non abbastanza da rendere possibile il raddoppio del PLR. Il PS ottiene infatti, in questo secondo sondaggio, il 14,2% dei voti come valore medio (forchetta: 13,4%-15,1%), in calo rispetto alle elezioni del 2015 (14,81%) e anche sul primo sondaggio (14,5%). In pole position il ministro Manuele Bertoli, con un indica di forza di 113 punti, seguito da Amalia Mirante con 90 punti.

 

Perdono anche i Verdi del Ticino rispetto al primo (dal 7,4% al 6,1%), ma alla luce dalla forchetta statistica, si può parlare di stabilità. Tra i candidati svetta Marco Noi con 42 punti.

 

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