Il candidato PS al Gran Consiglio replica agli attacchi ricevuti dal Mattino della Domenica e dall'MPS: "Mai pensato di candidarmi nel nuovo comitato"
LUGANO - Nelle ultime settimane Maurizio Canetta è stato oggetto di attacchi da parte dell’Movimento per il socialismo e del Mattino della Domenica, a causa del suo impegno nell’Unitas, associazione al centro di una bufera politica.
Gli attacchi di MPS e Mattino
Siccome le critiche formulate dal domenicale leghista e dall’MPS a Canetta sono sovrapponibili, riassumiamo citando l’ultima interpellanza al Consiglio di Stato presentata dal partito guidato da Pino Sergi: “L’ex direttore della RSI, dopo aver diretto quale presidente del giorno l’assemblea di Unitas dello scorso 21 maggio 2022, avrebbe ricevuto l’incarico da parte dell’attuale comitato di Unitas – ormai ampiamente delegittimato e che dovrebbe dimettersi secondo la volontà e le indicazioni del Consiglio di Stato, o perlomeno della sua maggioranza – di occuparsi della comunicazione dell’associazione. Altre voci, sempre legate all’ex-direttore della RSI, danno come probabile la sua elezione nel futuro comitato dell’Associazione. (…). Come ci si ricorderà nella primavera del 2021 La Regione aveva pubblicato la notizia che i vertici della Ssr (presidente CdA e direttore generale) avevano deciso di togliere dalle mani del direttore il dossier relativo alle accuse di mobbing e molestie all’interno dell’azienda. Ciò a seguito di due due tweet pubblicati ad aprile dal direttore uscente come risposte ad altri utenti Twitter su argomenti di natura sessuale: battute sopra le righe, ritenute non consone al ruolo e all’immagine del direttore della Rsi. Prima della fine della vicenda, l’ex direttore aveva poi annunciato il proprio pensionamento anticipato. Ora sembra che proprio l’ex direttore della RSI si appresti ad assumere un incarico direttivo in un’associazione implicata anch’essa in una vicenda di molestie non ancora conclusa, né tanto meno risolta”.
La risposta di Maurizio Canetta
Maurizio Canetta ha deciso ieri di prendere posizione pubblicamente con un post pubblicato su Facebook: “Da destra (Il Mattino della Domenica) e dall’estrema sinistra (MPS) - scrive Canetta - non perdono occasione per attaccarmi. Tema: la mia collaborazione con UNITAS. In campagna elettorale fa parte del gioco. Un paio di chiarimenti”.
“Ho una storia di famiglia - prosegue il candidato socialista - legata alla disabilità e una sorella fortemente ipovedente (e non solo). Sono volontario dell’UNITAS, da cinque anni leggo libri per la Biblioteca del libro parlato. UNITAS mi ha chiesto di essere presidente del giorno dell’assemblea dell’anno scorso, poi di scrivere i comunicati stampa dell’associazione”.
“UNITAS - argomenta ancora Canetta - sta vivendo una tempesta perché un suo ex-alto responsabile si è macchiato di atti indegni, che hanno creato grande sofferenza alle vittime. Il suo comitato è composto di persone perbene, che sono consapevoli di avere commesso degli errori, di non aver messo in atto le misure per evitare questa situazione o di averlo fatto in ritardo, allontanando l’ex-responsabile e introducendo il regolamento per molestie e mobbing. Ma l’associazione continua a fornire i servizi agli utenti e a svolgere il compito di auto-aiuto che le è proprio”.
“Adesso - conclude il giornalista - il comitato lascerà e nessuno (tantomeno io) ha mai pensato a una mia candidatura per il nuovo comitato. Collaboro a UNITAS in questa fase delicata perché penso che i valori del suo operato continuino a essere preziosi e importanti. Il resto è solo propaganda”.