La lista di destra di Lega e UDC guadagnerebbe lo 0,47% rispetto a quattro anni fa, mentre il PLR sarebbe in calo del 2,12% e il Centro dello 0,29&%. Il PS perderebbe il 3,90%. Confermati gli uscenti e eletta Carobbio
BELLINZONA - Claudio Zali guadagna terreno su Piero Marchesi e al momento dovrebbe riuscire a confermare il suo seggio in Consiglio di Stato. Per quanto riguarda i voti di partito, in perdita i liberali e l'area di centro sinistra, a guadagnare è il nuovo movimento di Amalia Mirante Avanti con Ticino&lavoro, vera sorpresa di questa tornata elettorale sinora.
Sono stati scrutinati 60 comuni su 105, dei grandi centri solo Bellinzona.
La lista di Lega e UDC farebbe il 28,33%, sostanzialmente stabile rispetto a quattro anni fa: guadagnerebbe infatti solo lo 0,47% dal 2019. Confermati i due seggi, con Norman Gobbi che non é mai stato in dubbio e Zali che a inizio pomeriggio era dato testa a testa col presidente dell'UDC e che piano piano ha riguadagnato terreno.
In casa PLR sarebbe eletto ancora Vitta. Il partito conquisterebbe il 22,37%, perdendo il 2,12% dal 2019.
Stabile il Centro, con un gradimento del 17,94% e un calo dello 0,29%. Sarebbe confermato Raffaele De Rosa.
La delusione maggiore è senza dubbio quella della lista di PS e Verdi, che perderebbe il 3,90% rispetto alla somma dei voti ottenuti quattro anni fa. Salvo comunque il seggio in Governo, con la neoletta Marina Carobbio.
La sorpresa, come detto, é Avanti con Ticino&Lavoro, che alla sua prima elezione conquisterebbe il 5,09% dei voti. Il risultato che conta di più, per il movimento di Mirante, è quello di domani, dove l'obiettivo è entrare in Gran Consiglio.
Detto di Zali e Marchesi, gli altri seggi andrebbero agli uscenti Gobbi, Vitta e De Rosa e a Marina Carobbio.