I primi calcoli in prospettiva della RSI, basati sui primi comuni scrutinati, confermano la ripartizione dei seggi. Non altrettanto sicuri sono i nomi di coloro che li occuperanno, con il presidente dell'UDC che potrebbe scalzare l'uscente leghista
BELLINZONA - Tutto invariato, con la Lega in ascesa, il PLR e soprattutto il PS in discesa. Dopo alcuni comuni scrutinati attorno alle 15.45 la RSI ha reso note le prime proiezioni per quanto riguarda i seggi al Consiglio di Stato. I vincitori sarebbero però (forse) Piero Marchesi e il movimento Avanti con Ticino&Lavoro.
La lista composta da Lega e UDC otterrebbe il 29,20% dei consensi, confermando i suoi due seggi, e guadagnando l'1,34%. La novità potrebbe essere nei nomi: se Norman Gobbi non avrebbe problemi a essere rieletto, lo stesso potrebbe non valere per Claudio Zali, protagonista di un vero testa a testa con il democentrista Piero Marchesi.
Il PLR sarebbe in calo dell'1,74% rispetto a quattro anni e avrebbe il 23,07% dei consensi. Il suo seggio sarebbe ancora appannaggio di Christian Vitta.
Stabile il Centro, che perderebbe solo lo 0,72%, attestandosi al 17,51% e confermando Raffaele De Rosa. Diventerebbe però il terzo partito, scalzando il PS.
Il vero sconfitto di questa proiezione è proprio l'area di centro sinistra composta da socialisti e Verdi, in calo del 4,17%, al 17,21%, anche se il seggio sarebbe salvo. Al posto di Bertoli entrerebbe Marina Carobbio. Parte dei suoi voti andrebbero al movimento di Amalia Mirante, Avanti con Ticino&Lavoro, che al primo tentativo otterebbe il 4,53%: non sufficiente ovviamente a entrare in Governo ma un risultato sorprendente.