"... forse proprio perchè sono un medico", diceva Edoardo Valli, che accusava di fare il tampone a Zingaretti, Porro, Sileri ma non a lui, nonostante la febbre alta
ROMA - “Non si preoccupano di me, forse proprio perché sono medico”, diceva ai colleghi il ginecologo Edoardo Valli, morto di Coronavirus. Operava a Roma, dove lavorava anche come ricercatore e docente all’università di Tor Vergata.
Lui e altri 108 colleghi medici sono deceduti a causa del Covid. Anche sul suo profilo social si era lamentato: “Vedi, fanno tampone a Zingaretti, Porro (Nicola, il giornalista tv, ndr), Sileri (Pierpaolo, il viceministro della Sanità, anche lui contagiato, ndr) io ho febbre da tre gg stasera 38,7 ma chiamato il nr Regionale mi dicono con questi sintomi non è necessario stai a casa (grazie) e se peggioro chiamare il 118! Boh spero che scenda, preso Tachipirina già sto sudando ma faccio il medico boh”.
Non si sa se siano realmente parole sue, perché sul profilo non compaiono più, forse cancellate a seguito della sua morte, avvenuta pochi giorni fa dopo aver probabilmente contratto il virus in una vacanza in Trentino.