CORONAVIRUS
Fiorenzo Dadò: "Ma in questo paese esiste ancora il senso della decenza e la via di mezzo?"
Il presidente del PPD scatenato contro le riaperture generalizzate dell'11 maggio: "Allibito di quanto deciso a Berna"

di Fiorenzo Dadò*

FASE 1 (CHIUSURA TOTALE)

Dopo i bagordi carnascialeschi, i tira e molla e le varie titubanze hanno chiuso le scuole. Hanno bloccato frontiere, le aziende, le strade, anche i parchi giochi. Hanno proibito le passeggiate nei boschi e nei prati, bandito gli abbracci, gli incontri, i compleanni, i matrimoni, le funzioni religiose e persino i funerali. Hanno interrotto addirittura il gioco e l’istruzione dei nostri figli!

Qualcuno ha avuto l’ardire di imporre ai nostri genitori e ai nostri nonni di andarsene in letargo, di non fare la spesa, controllando con divisa e cappello la gente che usciva da casa. La polizia ha persino bloccato con tanto di mitra in mano e blocchetto delle multe la gente che girava a zonzo in due (o tre) su un automobile. Qualcuno ha scelleratamente colpevolizzato gli over 65 che giravano per strada, crocifiggendoli con tanto di foto su Facebook

Abbiamo dovuto tutti sopportare i litigi e le mille contraddizioni degli esperti, le cose dette e poi smentite. Sono state private le persone delle più sacrosante libertà e il personale sanitario ha dovuto fare l’impossibile.

Questa chiusura ha indebitato il Paese per decine e decine di miliardi di franchi e pure le famiglie si sono impoverite per scongiurare quello che ci è stato detto rischiava di trasformarsi in una catastrofe!

Abbiamo però fatto bene. Nel dubbio si fa così. Tutti si sono impegnati. Non c’è che dire e dobbiamo esserne contenti.

FASE 2 (APERTURA TOTALE)

Ma poi, nello spazio di un oretta di una conferenza stampa a Berna il cinema finisce e tutto torna come se nulla fosse successo; c’è solo da rimanere allibiti.

Chi vorrà prendersi la responsabilità di allentare tutte le briglie e aprire i bar e i ristoranti già l’11 maggio, dopo il sacrificio e la tragedia che ha colpito tante persone, deve fare molto bene i propri calcoli. E non si lamenti se la gente si sentirà presa per i fondelli e libera di fare ciò che vuole.

Perché se si tornerà al punto di partenza la fattura sarà molto più salata per tutti.

Ma quel giorno, se arriverà, sarà totalmente inutile piangere sul latte versato.

*presidente PPD

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