Ieri si erano prenotate 225 persone ma a entrare effettivamente nell'area, piena di transenne e controlli, solo poche decine di avventori. Probabilmente la chiusura, spiega il Municipale, ha danneggiato l'immagine
LUGANO – Poco o nessuno, la desolazione di una serata quasi deserta alla Foce, mentre i giovani in vena di far festa si riuniscono altrove. Il primo weekend con la Foce a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria, nonostante l’intrattenimento proposto, è stato un flop.
“C’è chi si è iscritto per prenotare una serata alla foce ma poi, venendo a sapere tramite passaparola come era la situazione, non si è presentato. C’è chi è entrato ed è rimasto 10 minuti perché non ci trovava nulla di divertente e altri che si sono presentati all’entrata ma che poi, vedendo che non c’era nessuno, hanno rinunciato”, ha spiegato al Corriere del Ticino il capodicastero.
Se sabato si erano iscritti in 225, gli ingressi effettivi, tra transenne, controlli e polizia, sono decisamente pochi, qualche decina. E il Municipio ha già capito che la via imboccata non è quella giusta, si deve cercare un’alternativa.
La chiusura, a causa dei disordini, per Badaracco ha avuto un peso, dando un’immagine negativa e allontanando la gente. Possibili soluzioni? Forse a disincentivare qualcuno a recarsi in uno dei luoghi lo scorso anno più frequentati è stato anche il divieto di introdurre e acquistare bevande alcooliche, si potrebbe dare il via libera ai maggiorenni in tal senso.