Per la Polizia va tutto bene, ma sul luogo vengono lasciati bottiglie, rifiuti, cartoni, non si rispettano le norme anti assembramenti e c'è stata anche un'aggressione. Il gestore contrario alla chiusura e chiede aiuto alle forze dell'ordine
AGNO – La pandemia secondo molti doveva contribuire a abbassare i toni e rendere più tolleranti le persone: da quanto si può vedere, non è cosi, anzi la maleducazione dilaga, basti vedere quanto successo alla Foce di Lugano. E ora a lamentarsi sono i responsabili della Migros e del World Trade Center ad Agno, oltre al municipale e vicesindaco di Agno, Andrea Bernasconi. Nell’occhio del ciclone, il lunapark.
Bernasconi era contrario alla sua apertura, per evitare assembramenti. Ma si è partiti e i ragazzi che lo frequentano giornalmente lasciano spesso e volentieri rifiuti e bottiglie. Vi è stata un’aggressione e nessuno pare rispettare le norme anti assembramento. Insomma, decisamente non bene.
Il vicesindaco se la prende, interpellato da tio.ch,anche con la Polizia, che invece afferma come non vi siano problemi. “Inutile passare a fare i controlli alle 21, quando ci sono le famiglie. I ragazzi arrivano più tardi. Bisogna fare delle ronde. E intervenire a livello di Municipio con una presa di posizione energica. Siamo solo al quinto giorno, dove andremo a finire?”.
Così, sul modello della Foce, pensa addirittura alla chiusura.
Ovviamente, contrario il gestore, Michele Pellerani, che a sua volta chiede più controlli. “Se c’è un gruppetto di ragazzini che crea problemi, deve intervenire la polizia. È responsabilità loro. Se si chiudono le giostre per qualche giorno, quelli tornano appena riapre”.
Che dire, la maleducazione è protagonista di questa estate formato Covid.