Inizialmente in Svizzera arriveranno 100mila dosi di vaccino, poi seguiranno altre forniture più voluminose. In totale, la Confederazione ha ordinato da Pfizer/BioNTech circa 3 milioni di dosi. Non sarà obbligatorio vaccinarsi e sarà gratuito
BERNA - Il 19 dicembre 2020 l’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic ha omologato il primo vaccino anti-COVID-19 per il mercato svizzero. Il vaccino di Pfizer/BioNTech è adatto per gli adulti a partire dai 16 anni. Le prime dosi di vaccino saranno fornite alla Svizzera nei prossimi giorni, immagazzinate presso la Farmacia dell’esercito e infine distribuite ai Cantoni. Questi ultimi potranno poi iniziare con la vaccinazione delle persone particolarmente a rischio in alcuni contesti selezionati e seguiti. Dal 4 gennaio 2021, in tutta la Svizzera si partirà con la vaccinazione dei gruppi a rischio e di altri gruppi target priorizzati.
Il vaccino di Pfizer/BioNTech è stato omologato da Swissmedic. Sulla base dei dati sulla sua sicurezza, efficacia e qualità, è adatto senza limitazioni d’età per tutti gli adulti a partire dai 16 anni. Le raccomandazioni di vaccinazione dettagliate dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) saranno pubblicate nei prossimi giorni.
Consegna e distribuzione ai Cantoni
Il vaccino di Pfizer/BioNTech sarà consegnato in Svizzera in modo scaglionato; la prima fornitura comprende circa 100 000 dosi di vaccino. Seguiranno altre forniture più voluminose. In totale, la Confederazione ha ordinato da Pfizer/BioNTech circa 3 milioni di dosi.
L’Esercito prenderà in consegna i vaccini, li immagazzinerà nei suoi impianti protetti a meno 70 gradi e infine li distribuirà ai Cantoni. Questa consegna avverrà poco prima dell’inizio delle vaccinazioni. I Cantoni potranno poi conservare il vaccino al massimo per 5 giorni a 2-8 gradi (in frigorifero).
I gruppi a rischio potranno vaccinarsi per primi
In una prima fase, già in dicembre i Cantoni potranno iniziare in modo scaglionato e mirato con le prime vaccinazioni delle persone particolarmente a rischio in alcuni contesti selezionati e seguiti, per esempio nelle strutture sanitarie. Dal 4 gennaio 2021, in tutti i Cantoni si potrà partire con la vaccinazione dei gruppi a rischio secondo la strategia e le raccomandazioni di vaccinazione. L’avvio sarà progressivo. A tale scopo la maggior parte dei Cantoni predispone centri di vaccinazione ed équipe mobili. All’inizio, data la disponibilità ancora limitata del vaccino, probabilmente si lavorerà più che altro con le équipe mobili.
La strategia nazionale di vaccinazione prevede che siano vaccinate prioritariamente le persone particolarmente a rischio, ossia gli anziani e le persone con una malattia preesistente.
Come seconda priorità potrà farsi vaccinare il personale sanitario e come terza priorità lo potranno fare le persone che convivono con persone particolarmente a rischio. Come quarta priorità, seguiranno le persone residenti in strutture collettive con un elevato rischio di infezione e di focolaio (p. es. gli istituti per persone disabili) e il personale che vi lavora. Per ogni persona saranno necessarie due vaccinazioni, a distanza di circa tre settimane l’una dall’altra.
Tutte le altre persone adulte potranno farsi vaccinare non appena si disporrà di sufficienti dosi di vaccino. I bambini e le donne incinte non rientrano ancora tra i gruppi target della strategia di vaccinazione poiché mancano tuttora i dati degli studi per questi gruppi.
Non vi è alcun obbligo di vaccinazione. La vaccinazione anti-COVID-19 sarà gratuita per la popolazione.
Informazione sulla vaccinazione
Anche per la vaccinazione anti-COVID-19, la Confederazione punta su un’informazione trasparente e comprensibile per la popolazione. A tale scopo l’UFSP pubblica sul suo sito Internet informazioni sui singoli vaccini, sulla protezione offerta dalla vaccinazione anti-COVID-19 e sullo stato dei lavori. Una hotline per la vaccinazione sarà attivata dalla prossima settimana per rispondere alle domande della popolazione. Nel contempo l’UFSP lancerà una vasta campagna di informazione. Dal canto loro, i Cantoni informeranno tramite le proprie organizzazioni di vaccinazione.
Per il personale sanitario che effettuerà le vaccinazioni, l’UFSP sta elaborando, insieme a rappresentanti dei Cantoni, dei medici e ad altri partner, materiale informativo e liste di controllo.
All’esame altri vaccini
Finora la Confederazione ha concluso contratti per un totale di circa 15 milioni di dosi di vaccino: oltre che con Pfizer/BioNTech per 3 milioni di dosi, anche con Moderna per 4,5 milioni e con AstraZeneca per fino a 5,3 milioni. Per i vaccini di Moderna e AstraZeneca è in corso la procedura di omologazione presso Swissmedic. Il vaccino di AstraZeneca sarà disponibile probabilmente non prima di metà anno. La Svizzera partecipa inoltre all’iniziativa internazionale COVAX, volta a permettere l’accesso ai vaccini anche ai Paesi economicamente più deboli.