CORONAVIRUS
In Ticino si può sciare: via libera dal Consiglio di Stato
Il Governo concede l'autorizzazione dopo aver analizzato i piani di protezione presentati da ogni singola stazione invernale
(KEYSTONE/Ti-Press/Alessandro Crinari)

TICINO – Il Gruppo di lavoro “Grandi Manifestazioni” istituito dal Consiglio di Stato ha concesso oggi l’autorizzazione d’esercizio a tutte le stazioni sciistiche ticinesi, dopo aver analizzato i piani di protezione presentati da ogni singola stazione invernale. Piani che sono basati sulle attuali disposizioni imposte a livello federale.

Nel comunicare tale decisione, lo speciale Gruppo di lavoro evidenzia come le autorizzazioni non avranno una durata illimitata. La possibilità di tenere aperti gli impianti è infatti condizionata all’evoluzione epidemiologica che si registra a livello cantonale, al rispetto dei piani di protezione e a eventuali cambiamenti dell’ordinanza federale.

Per tutte le stazioni sciistiche ticinesi è previsto un contingentamento del numero di sciatori. Una restrizione che permetterà di gestire al meglio e in tutta sicurezza la pratica dello sci a coloro che raggiungeranno le piste.

Nel rispetto delle disposizioni federali e cantonali, anche sulle piste da sci i ristoranti e i bar resteranno chiusi, così come avviene nel resto del Cantone. Sarà tuttavia possibile il servizio d’asporto (take away), ma senza possibilità di consumare direttamente sul posto o nelle immediate vicinanze e in modo da non creare assembramenti con più di 5 persone.

I gestori degli impianti sciistici ticinesi hanno dimostrato una buona capacità di adattamento della loro attività alle condizioni imposte dall’attuale situazione. Saranno chiamati a far rispettare dagli utenti delle piste i piani di protezione prestabiliti. Inoltre il Cantone, in collaborazione con la Polizia cantonale, vigilerà affinché le norme siano rispettate. In caso contrario, come detto, potrebbe essere revocata l’autorizzazione d’esercizio. Per concludere si rinnova agli sciatori l’appello alla massima prudenza.

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