CORONAVIRUS
"Rimandiamo di qualche giorno la ripresa dell'anno scolastico"
Il deputato UDC Edo Pellegrini: "Sensibilizziamo maggiormente i giovani al test Covid. Non sarebbe opportuno prolungare le vacanze fino al 10 gennaio?"

BELLINZONA – "Rimandiamo di qualche giorno la ripresa dell'anno scolastico e sensibilizziamo maggiormente i giovani al test Covid". È quanto chiede al Consiglio di Stato il deputato UDC Edo Pellegrini tramite un'interpellanza urgente inoltrata nel pomeriggio di oggi.

"Nonostante le misure intraprese in dicembre – scrive nell'atto parlamentare – dal Cantone e dalla Confederazione, in Ticino il numero dei contagiati, degli ospedalizzati e dei decessi è alto. Il Dr. Garzoni ha recentemente dichiarato: "Osserviamo che ci sono sempre meno giovani che si fanno testare. È possibile che i numeri in diminuzione dei contagi siano falsati da una sotto-diagnosi delle persone giovani che non hanno nessuna voglia di sentirsi dire che hanno il Covid per finire chiusi in casa o dover dire ai contatti di fare una quarantena. Questo è estremamente pericoloso perché il virus continua a circolare troppo, e il Canton Ticino resta quello più critico in Svizzera". La tendenza a non farsi testare citata dal dr. Garzoni, nelle scuole, potrebbe acuirsi con l’avvicinarsi delle scadenze di fine semestre e fine anno scolastico, per la paura di perdere giornate di scuola e quindi di essere impreparati a verifiche ed esami".

E ancora: "In parecchie Scuole post-obbligatorie si fanno molti sforzi per far rispettare le restrizioni, ma qualche situazione lascia un po’ perplessi: p.es. più o meno ovunque si permette di fumare, a docenti ed allievi, nelle pause negli spazi antistanti le scuole; ovviamente si fuma senza mascherina, per emettere il fumo si soffia e, per poter fare quattro chiacchiere, non si mantengono certo le distanze. Già prima delle vacanze di Natale c’era un numero considerevole di allievi in quarantena, il che crea parecchi problemi a loro stessi, nel seguire il programma, ed agli insegnanti a gestire allievi non presenti a scuola, a coordinare i ricuperi delle verifiche ed interrogazioni ecc".

"Non dimentichiamo – conclude –, infine, che se la situazione dovesse peggiorare, potremmo ritrovarci a dover passare allo scenario 2 o al 3 con tutte le gravi conseguenze che abbiamo già riscontrato la scorsa primavera con ritardi nello svolgimento dei programmi, abolizione di esami, promozioni “automatiche” ecc".

Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte al Governo:

1) Non sarebbe un provvedimento sensato prolungare leggermente le vacanze delle Scuole post-obbligatorie, almeno fino al 10 gennaio compreso?

2) Non sarebbe opportuno fare un’ulteriore campagna di sensibilizzazione al test indirizzata specificamente ai giovani ed alle Scuole post-obbligatorie?

3) Non è il caso di chiedere alle scuole uno sforzo ancora maggiore nel controllo del rispetto delle misure Covid?

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