Severino Briccla dell'ECAM si giustifica: "Prima abbiamo chiesto ai residenti e ai dipendenti, poi agli over 85 non residenti da noi. Avremmo dovuto gettare queste dosi, meglio una persona vaccinata in più"
MENDRISIO - Non solo Novazzano, ma anche Mendriso (sempre case anziani gestite da ECAM) e Stabio. Le dosi di vaccino non usate per gli ospiti sono state utilizzate per persone che non ne avevano, al momento, il diritto: quattro a Novazzano, ma anche due a Stabio (Istituto Santa Filomena) e quattro a Mendrisio (tre all'Istituto Torriani e una alla Quiete).
Severino Briccola, direttore di ECAM, si giustifica a tio.ch: "Noi ci siamo occupati solo dell'ordinazione del vaccino e della distribuzione alle case. Ho però proposto che, in ultimissima ratio e solo in assenza di alternative, questi vaccini potevano essere usati nei consigli di fondazione".
A suo dire, l'alternativa era buttare quei vaccini che nessuno voleva. Infatti prima si sono vaccinati gli ospiti e i dipendenti che lo desideravano, poi si è provveduto, per le dosi in eccesso, a chiedere a residenti over 85 se desideravano ricevere il vaccino. Alcuni hanno detto di sì e sono stati dunque trattati. Ma alcune dosi restava inutilizzate. "Avremmo dovuto gettare queste dosi, meglio una persona vaccinata in più", ha detto Briccola, che ha fatto notare come i membri dei consigli di amministrazione comunque hanno a che fare con le case anziani, dunque rientrano nelle persone a rischio.