Le nuove varianti mettono in dubbio l'efficacia dei vaccini sinora presenti sul mercato, in particolare ci si chiede se quelli mRNA siano efficaci. L'UFSP ha ordinato altri 17 milioni di dosi, spaziando su vari prodotti
BERNA - Il vaccino potrebbe essere meno efficace a causa delle varianti e dunque potrebbe essere necessario un richiamo. Non si sa ancora molto su quanto effettivamente quel che si conosce sul Covid sia cambiato con le nuove varianti, ma ci si prepara a scenari nuovi.
Anche la Confederazione lo sta facendo e ordina altri 17 milioni di dosi, come reso noto in settimana. "Provvediamo precocemente perché non sappiamo quanto a lungo sia efficace il vaccino e se esso protegga dalle mutazioni, una questione attualmente molto importante", ha spiegato la vicedirettrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) Nora Kronig in un’intervista pubblicata oggi dal Tages-Anzeiger.
In particolar modo, ci si è premuniti di avere a disposizione i prodotti di Curovac e Moderna perchè il dubbio è se i vaccini a base mRNA (o RNA messaggero) siano efficaci contro la varianti. Parrebbe di sì, le indicazioni dicono che quelli di Pfizer e di Moderna funzionino anche contro le varianti inglese e sudafricana, però ci si prepara a tutte le evenienze.
Anche alla possibilità che l'effetto del vaccino non duri a lungo nel tempo e serva un richiamo per renderlo realmente efficace contro le nuove varianti.