"Immagino che nessuna di loro voglia problemi all'interno... quindi chiederanno ai loro dipendenti di restare a casa o faranno dei test per depistare gli eventuali contagi", ha detto il Consigliere di Stato
RE - Re, in Val Vigezzo, è in zona rossa. Ma i lavoratori frontalieri che operano in Ticino hanno la possibilità di recarsi nel nostro Cantone a lavorare. nel caso di Viggiù, qualche datore di lavoro aveva scelto per i propri dipendenti la quarantena preventiva.
Interpellato da Ossolanews, il coordinatore dei frontalieri Antonio Locatelli ha detto che al momento non si ravvisano problemi. "Non noto reazioni particolari oltreconfine. In Svizzera sembra che abbiano infatti capito che la situazione di criticità è circoscritta solo a Re, per questo ipotizziamo che non vi saranno problemi per i frontalieri ad andare regolarmente a lavorare. Ovviamente è anche l’auspicio, ma penso davvero che la situazione rimanga in questi termini”, ha affermato.
E da parte ticinese? La responsabilità sarà del datore di lavoro, come ha specificato Norman Gobbi ai microfoni di Radio Ticino. "È l'azienda per cui lavorano ad avere la responsabilità di vigilare", sono state le sue parole. "Immagino che nessuna di loro voglia problemi all'interno... quindi chiederanno ai loro dipendenti di restare a casa o faranno dei test per depistare gli eventuali contagi. Chi impiega lavoratori frontalieri è anche responsabile di questo. La sicurezza in questi casi è di loro competenza".