Il medico cantonale: "La terza dose riduce non solo il rischio di decorsi severi, ma anche la trasmissibilità del virus"
BELLINZONA - Il medico cantonale, Giorgio Merlani, fa il punto sulla situazione e invita i ticinesi a prenotarsi per la terza dose, meglio nota come “booster”. Lo fa in un’intervista rilasciata al Corriere del Ticino partendo dalle case per anziani. “Inizialmente – dice - il virus aveva preso a circolare tra la popolazione e quindi era entrato in quelle strutture, facendo i danni che ben ricordiamo. A inizio 2021, però, due settimane dopo le seconde dosi, i casi erano addirittura scomparsi e non erano riapparsi neppure in primavera e in estate”.
Poi, con l’avanzare dell’autunno e l’affievolirsi dell’effetto del vaccino, i contagi sono tornati a salire anche nelle case per anziani.
“Ora, dopo il booster, sono bastati pochi giorni per veder di nuovo scomparire il virus”.
Il booster, afferma Merlani, ha dimostrato la sua efficacia, con un aumento repentino e forte delle difese: “Riduce non solo il rischio di decorsi severi, ma anche la trasmissibilità del virus. Insomma, l’invito è di non aspettare che scada il certificato COVID prima di ricorrere al richiamo. È consigliato farlo dopo sei mesi dalla seconda dose. E ciò vale ancor di più per le persone più vulnerabili”.
In alcuni cantoni le cure intensive sono al livello di guardia, mentre in Ticino la situazione è per ora tranquilla: ieri erano soltanto 8 i pazienti ricoverati. “Forse – spiega il medico cantonale - siamo più lontani dall’attuale cassa di risonanza del virus in Europa, che non è più l’Italia, come a inizio 2021, bensì il Centro ed Est Europa. Ma questo vantaggio non deve illuderci. Se riusciamo a rallentare subito i contagi, potremmo anche cavarcela con misure più discrete. Ma se non si fa nulla, ciò che vediamo altrove potrà tornare a far male anche qui”.
La tendenza, conclude riferendosi alle misure decise ieri dal Consiglio federale, non è incoraggiante e dobbiamo rallentarla: “Ci stiamo barcamenando con la Delta, ma non sappiamo quali danni potrà causare la Omicron. Se agiamo subito, possiamo prepararci anche a quello”.