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Francia, Inghilterra, Germania... Italia? I pronostici di Sciarini. E la Svizzera...
"Con Embolo e Zakaria che non sono ancora pronti per giocare e con delle prestazioni non sempre convincenti nel recente passato, i rossocrociati puntano a passare il turno e poi, come sempre, ci lasceremo stupire"

di Luca Sciarini

Questa sera si parte alle 21 con Germania-Scozia. I padroni di casa non possono fallire l’esordio: sono tra le grandi favorite. La partita inaugurale interessa anche la nostra nazionale, inserita nello stesso gruppo. Noi giocheremo sabato (ore 15) contro l’Ungheria allenata dall’italiano Marco Rossi. Domani ci sarà una sola partita, poi le giornate, per gli amanti del calcio, si faranno piuttosto intense. Fino a tre partite al giorno.

Difficile, in sede di pronostico, identificare una favoritissima. Potrebbero vincere in tante e forse, proprio questa cosa, renderà il torneo piuttosto interessante. Ma chi sono le favorite? Forse, dovessimo identificarne una, diremmo la Francia. Kylian Mbappe, che da poco ha coronato il suo sogno di trasferirsi al Real Madrid, a Thuram, esploso nell’Inter, fino a elementi di estrema affidabilità come Griezmann, Camavinga o Giroud, o ancora il ripescato Kanté. Sulla carta, è sicuramente la squadra da battere, ma nell’ultimo Europeo fu proprio la Svizzera a buttarla fuori.

Insomma, mai dire mai. Tra le pretendenti al titolo c’è sicuramente l’Inghilterra, che non vince dal lontanissimo 1966. Ci era andata vicina tre anni fa nella finale persa a Wembley ai rigori contro l’Italia. I talenti non le mancano: da Kane, che però in carriera non ha mai vinto nulla, a stelle purissime come Bellingham o Foden. Che sia la volta buona?

La Germania, negli ultimi anni, ha combinato poco. Gioca però in casa e sembra in forte crescita. Con loro bisognerà sempre fare i conti. Nagelsmann ha voluto dare un segnale forte già con la lista dei convocati, lasciando fuori pilastri come Goretzka, Brandt e soprattutto Hummels, nonostante la sua partecipazione alla finale di Champions League. Ci sarà il grande ritorno di Neuer, mentre Kroos, che ha già annunciato il suo addio al calcio, giocherà l’ultimo grande torneo.

Attenzione, come sempre, a sottovalutare l’Italia campione in carica. I bookmakers non mettono gli azzurri tra i favoriti, anche perché, guardando la rosa e soprattutto le ultime due mancate partecipazioni ai Mondiali, è difficile ritenere la squadra di Spalletti una favorita al titolo. Anche tre anni fa però l’Italia non era data tra le pretendenti e invece, la mentalità e la forza del gruppo, l’hanno portata a vincere il trofeo. Già il girone con Spagna e Croazia sarà un bel test, ma il tecnico ha detto che “si va in Germania per vincere”.

La Spagna, con il tecnico Luis de la Fuente (sostituito di Luis Enrique dopo il Mondiale), che ha fatto tutta la trafila con le nazionali giovanili iberiche, è di difficile lettura. Ha grandi talenti come Pedri e Yamal del Barcellona, mentre per i gol si affida all’immarcescibile Morata. L’impressione è che per vincere, la Spagna del tiki-taka dovrà lasciare spazio a una squadra più concreta. Altrimenti sarà difficile nutrire grandi speranze.

Dotato di grandi talenti, da ormai tanti anni a questa parte, c’è il Belgio, ora finito nelle mani del CT Domenico Tedesco. Più che sulle individualità, stavolta si cercherà di puntare di più sullo spirito di gruppo, cosa che è sempre mancata a una squadra che in passato avrebbe potuto fare di più.

E la Svizzera? Per il momento siamo un piccolo rebus. Con Embolo e Zakaria che non sono ancora pronti per giocare e con delle prestazioni non sempre convincenti nel recente passato, i rossocrociati puntano a passare il turno e poi, come sempre, ci lasceremo stupire. Si vuole crescere, dimostrare che anche noi possiamo far parte dell’Èlite del calcio europeo, ma non sarà facile. Se in difesa siamo messi piuttosto bene, il problema sembra legato all’attacco, dove da tempo immemore ci mancano le cosiddette “bocche di fuoco”. Il nostro CT Murat Yakin ha rischiato groppo dopo la pesante eliminazione al Mondiale (ricordate il 6 a 1 contro il Portogallo?) e il girone di qualificazione decisamente modesto contro avversarie di secondo e terzo livello. Per restare in sella a questa Nazionale anche in futuro, dovrà disputare un buon Europeo, altrimenti vedrà presto il capolinea.

Al di là degli aspetti puramente tecnici, tutti da verificare sul campo, in una competizione del genere è interessante dare un’occhiata anche a quelli economici. Le stime della UEFA parlando di entrate per 2,4 miliardi di euro per quest’edizione. Per far intuire la crescita del calcio a livello economico, basti pensare che EUR0 1992, che si disputò in Svezia (vinse la Danimarca) con sole otto squadre, incassò complessivamente 40,9 milioni di euro: nel giro di poco più di 30 anni, la cifra è cresciuta del 5790%! Tra i ricavi, la voce maggiore resta quella legata ai diritti televisivi, con incassi previsti per 1,44 miliardi di euro. Fin qui è parlato di soldi che passeranno dalla UEFA, tuttavia un torneo di questa portata, che dovrebbe far entrare in Germania un totale di 7 milioni di turisti, risulterà un grande indotto anche per il paese organizzatore. Nonostante questo, gli esperti dicono che non basterà per risollevare una economia in recessione come quella tedesca. .

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