Nella Costa azzurro ancora sotto shock per l'attentato di Nizza, nuovo giro di vite sugli indumenti a sfondo religioso: "Vietati gli abbigliamenti ostentati che fanno riferimento a un'alleanza a dei movimento terroristici che ci fanno la guerra"
CANNES – Dal divieto di burqa al divieto di burkini. Nella Francia che per prima ha messo al bando il velo integrale, ora si fa un altro passo avanti. O almeno in una parte del Paese, a Cannes, dove il sindaco David Lisnard con un'ordinanza ha proibito il costume femminile islamico.
Non è certo un caso che il nuovo divieto arrivi da una regione, la Costa Azzurra, ancora sotto shock per l'attentato di Nizza. Il sindaco, infatti, ha spiegato che "l'ostentazione dell'appartenenza religiosa in un momento in cui la Francia è nel mirino degli attacchi terroristici potrebbe creare rischi di problemi all'ordine pubblico".
L'ordinanza, che è in vigore da qualche giorno, vieta "l'accesso alle spiagge e al mare a tutte le persone che non hanno una tenuta adeguata, rispettosa delle buone usanze e della laicità, delle regole igieniche e della sicurezza dei bagnanti".
Il direttore generale dei servizi di Cannes, Thierry Migoule, ha tenuto a sottolineare che il divieto non si applica a simboli religiosi ma "agli abbigliamenti ostentati che fanno riferimento a un'alleanza a dei movimento terroristici che ci fanno la guerra". Ma, al di là dei sofismi, il messaggio è chiaro.
In caso di violazione la multa è di 38 euro. Finora non ci sono state violazione.