Alcuni lettori ci invitano a pubblicare il loro appello per salvare quella che ritengono essere un’oasi naturale a cavallo tra Grigioni e Ticino
Alcuni lettori ci invitano a pubblicare il loro appello per salvare quella che ritengono essere un’oasi naturale a cavallo tra Grigioni e Ticino, lungo il corso della Moesa. Per difendere il loro territorio da un progetto che lo comprometterebbe hanno anche creato una pagina su Facebook: “Salviamo Bassa”.
IL TESTO DELL’APPELLO
Noi che questa è la nostra terra quotidiana... Sulla sponda sinistra della Moesa, denominata Bassa, oltrepassando i ponti sull’autostrada e sul fiume a San Vittore e Lumino, con a nord il sentiero che giunge da Roveredo e a sud il passaggio che ti porta ad Arbedo.
Un’oasi di pace e natura dove durante la bella stagione vedi passare famiglie con bambini, a piedi o in bicicletta, anziani che passeggiano tranquilli e cani scorrazzare felici. Ci sono i frequentatori fissi e ci sono gli avventori estemporanei.
All’imbocco del ponte di San Vittore c’è il “Carrozon del Tuto” all’ombra di quello che resta dell’antico bosco che è stato annientato per far posto al semisvincolo e al centro di controllo per i camion.
Arrivando al ponte di Lumino ci si imbatte nel “Grotto Bassa”, con i suoi tavoli situati al fresco sotto le fronde. Durante i mesi invernali restiamo noi e qualche fedelissimo di questa passeggiata “incantata”.
Poi, a inizio luglio, un giorno, all’improvviso, veniamo informati che Bassa verrà disboscata, dissodata e devastata.
Questa terra, spicchio di un’agricoltura non ancora industrializzata che vede scorrere le nostre giornate in compagnia degli animali con cui condividiamo la vita, verrà trasfigurata e trasformata in un progetto di compenso ecologico, Strada Nazionale N13 / Settore GR-A, Tratta Bellinzona Nord – Roveredo GR, EP27 Castione – Roveredo, che definiscono “rinaturazione”.
Ma rinaturare cosa, se la natura qui è regina? Informano che picchettano le zone che occuperanno. Informano che fette di territorio verranno espropriate. Informano che il progetto è in pubblicazione. Informano con toni perentori senza spiegare alcunché. Informazione disinformata!
Noi ci opponiamo e ci batteremo per salvare questa terra. Questa terra che nei secoli è restata intatta, i cui argini del fiume e le golene hanno seguito un’evoluzione naturale in armonia con animali selvatici e una presenza non invasiva dell’uomo. Questa terra è un patrimonio della comunità. Salviamo Bassa!
Paola Casagrande
Susanna, Angela e Sepp Berni
Claudio Gemetti