La sciatrice elvetica si è sfogata su Facebook con un lungo post in cui ha parlato del suo amore con Valon Behrami, della sua famiglia e della carriera. "Scusatemi se la verità vi sembrerà troppo ovvia per essere vera"
LUGANO – "E se fosse semplicemente amore?". Inizia così il lungo sfogo pubblicato su Facebook da Lara Gut in merito alle insistenti voci di una presunta gravidanza, ma non solo. La bella sciatrice elvetica ha parlato a tutto tondo della sua famiglia, del suo amore col calciatore Valon Behrami, e della sua carriera.
“No – chiarisce –, non sono incinta. Bevo acqua semplicemente perché sono astemia da sempre. Vivo tra Lugano e Udine dato che preferisco passare due minuti in più con Valon piuttosto che due in meno. Nei miei giorni liberi salto su un aereo e torno a casa perché è centomila volte meglio rispetto a passare la giornata in videochiamata, e no, vivere non va a scapito di una carriera sportiva, fidatevi”.
Lara Gut parla anche del suo affetto verso la famiglia e in particolare del rapporto col padre-allenatore. "Ho sempre sofferto tantissimo gli attacchi nei confronti di mio papà. Sarei andata da ogni persona che lo criticava per dirgli “papà è l’unico che mi è sempre accanto, non mi ha mai lasciato andare la testa sotto quando io stavo affogando e non mi ha mai lasciato sola in questo mondo , dove si viene trattati più come merce che come esseri umani".
Anche il rapporto della Gut con la stampa non è sempre stato rose e fiori. "Per anni – scrive – rosicavo quando dovevo rilasciare interviste a un determinato giornale perché distorcevano tutto e non smettevano di scrivere il nome di mio fratello con la “J” (invece della “I” ndr) e io la prendevo come una mancanza di rispetto”.
“Per non pensare – confessa – a quanto male sono stata quando ho scoperto tutte le lettere di insulti, minacce, e follie varie che mia mamma ha ricevuto per anni a casa, mentre lei era lì da sola e che non mi faceva vedere per non farmi star peggio”.
“Ancora ora quando ci penso, mi vengono le lacrime agli occhi e mi chiedo “ma perchè?” Io in fondo ho preso questa strada solo per poter sciare e vivere il mio sogno. Da bambina, da ragazza, da giovane donna, io continuo a sognare. Perché qualcuno ha detto “siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni” e sono d’accordo. Come possiamo volere una vita più bella se guardiamo sempre gli altri? Come possiamo sperare che ci succedano cose belle se denigriamo tutto quello che ci sta attorno? Come possiamo sperare che qualcosa ci faccia svegliare ogni mattina con un sorriso se siamo i primi a porci dei limiti e a non volerci credere? E soprattutto come fare a sognare se non abbiamo il coraggio di chiudere gli occhi e sentire quello che abbiamo dentro?”.
Tornando a parlare del matrimonio con il centrocampista dell’Udinese, Lara Gut ammette: “mi sono sposata per amore, tutto qui. Sono cresciuta tra libri, sentimenti, emozioni e persone vere, convinta che l’amore con A maiuscola esistesse”.
“Scusatemi – aggiunge – se la verità vi sembrerà troppo ovvia per essere vera. Continuerò a sciare fino che sentirò la passione bruciare dentro, la voglia di mettermi in discussione il nervosismo della competizione, la soddisfazione di riuscire a fare una curva come me la dipingevo nella mente”.
Nonostante il successo, la Gut non intende cambiare i valori e le abitudini con cui è cresciuta. “A Natale chiederò sempre alla mamma se prepareremo insieme i biscotti come facevamo quando ero piccola. Salterò in braccio a mio marito tutte le volte che torno a casa, punterò la sveglia il mio unico giorno in Ticino per fare colazione con la mia migliore amica quando finisce il turno di notte”.
“Questa – conclude la sciatrice – si chiama vita e sono i momenti che rimarranno per sempre nel mio cuore. Forse vi sembrerò un po’ più umana perché ho troppo spesso nascosto i miei sentimenti dietro alla facciata di atleta: vincere è bello, ma il vero successo è eccellere con il cuore felice”.