Il titolo potrebbe essere: “Lara e Valon: i promessi sposi”. Già, perché per lo stato civile la sciatrice e il centrocampista della Nazionale di calcio non risultano per ora marito e moglie
Il titolo potrebbe essere di stampo manzoniano. Tipo: “Lara e Valon: i promessi sposi”.
Già, promessi, perché per lo stato civile la sciatrice e il centrocampista della Nazionale di calcio, che milita nella serie A italiana con la maglia dell'Udinese, non risultano essere ufficialmente marito e moglie. Chissà, magari c'è qualche inghippo che impedisce di formalizzare l'unione, o che ha ritardato le procedure...
Sia come sia, attorno al matrimonio di Lara Gut e Valon Behrami, che a detta di loro medesimi è stato celebrato a Lugano l’11 luglio scorso, con tanto di foto e breve resoconto sui social, è nato un piccolo giallo-rosa.
Quel giorno i due sportivi ticinesi avevano diffuso su Instagram uno scatto che li ritrae abbracciati in abiti da cerimonia, sulla terrazza del Ristorante Vetta Monte Bré.
Nel post scrivevano: "Io e te, le nostre famiglie, e i nostri amici più intimi attorno a noi. Sensazione di casa... Non potevo immaginarmi un modo migliore per dire: Lo voglio".
Qualche mese prima, in marzo, Lara Gut aveva ufficializzato, sempre sui social, il fidanzamento con Behrami. Ma se il fidanzamento non richiede atti ufficiali, il matrimonio sì. Atti che devono essere preceduti da una precisa procedura burocratica.
E gli atti non ci sono, almeno a tutt’oggi, il che significa che i due sportivi possono per ora considerarsi marito e moglie in cuor loro ma non ancora davanti alla legge. Tanto che Lara, domiciliata a Lugano, a cinque mesi dal “fatidico sì”, risulta ancora ufficialmente "non coniugata".
Ciò nonostante, e nonostante il cambiamento di identità sia regolato per legge dalle disposizioni federali e cantonali sullo stato civile, la sciatrice ticinese non solo ha aggiunto il cognome del “marito” sulle sue pagine social e web, ma per la stagione sciistica 2018-2019 si è iscritta alle liste della Federazione internazionale di sci come Lara Gut-Behrami.
Nulla si sa sul tipo di cerimonia con la quale i due si sono uniti in matrimonio e dove esattamente sia avvenuta, ma la legge stabilisce che, in ogni caso, “nessuna cerimonia religiosa può avvenire prima della celebrazione del matrimonio civile”.
Così, sempre per citare Manzoni, in particolare la scena del ‘bravo’ che sussurra la celebre frase all’orecchio del pavido don Abbondio, il sottotitolo potrebbe essere “Questo matrimonio s’ha da fare”. O quanto meno s'ha da ufficializzare.