Il sindacato: "È assolutamente contraria al concetto di servizio pubblico volto alla tutela del personale e alla promozione della qualità delle cure”
BELLINZONA - Il Comitato ospedaliero VPOD Ticino, che raggruppa i rappresentanti sindacali del personale dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC), ha esaminato l’iniziativa popolare del Cardiocentro Ticino.
“L’iniziativa - si legge in una nota - è volta a stravolgere le volontà del fondatore-donatore del Cardiocentro, il quale aveva previsto il passaggio della Fondazione Cardiocentro Ticino (FCCT) sotto l’EOC dopo 25 anni. Questo per fare in modo che la struttura appartenesse a tutti i Ticinesi. Il Consiglio di Stato ha ribadito in risposta all’interrogazione parlamentare 86.17 che “entro il 2020 la FCCT sarà sciolta e il Cardiocentro confluirà nell’EOC, con modalità ancora da definire nei dettagli, che ne preserveranno il patrimonio di esperienza diagnostica, medica e terapeutica acquisito negli anni.” Quindi l’iniziativa popolare della FCCT non rispetta i patti presi con l’Ente ospedaliero e con il Cantone, che hanno collaborato e sostenuto il Cardiocentro nella sua crescita qualitativa, anche in previsione del passaggio dopo 25 anni all’EOC della struttura”.
“Ma soprattutto - prosegue il comunicato - l’iniziativa popolare della FCCT va in una direzione opposta all’esito della votazione popolare del 5 giugno 2016 sulla Legge sull’Ente ospedaliero cantonale (LEOC), Votazione che con il 55% di NO, alla modifica della LEOC, ha deciso di mantenere il carattere pubblico dell’EOC. L’iniziativa del Cardiocentro obbligherebbe infatti l’EOC a partecipare in una posizione nettamente minoritaria (con 2 rappresentanti su 7 nel Consiglio di fondazione) ad una Nuova Fondazione privata del Cardiocentro, e questo per la durata di ben 99 anni. La proposta è irrispettosa del voto popolare espresso nel 2016, che ha voluto escludere questo tipo di subordinazione dell’EOC ad attori privati della sanità. Risulta pure arrogante perché volta a difendere gli interessi privati di membri e dirigenti della Fondazione Cardiocentro, dietro il paravento di presunti interessi dei pazienti, che vengono chiaramente strumentalizzati”.
“Il Comitato ospedaliero VPOD Ticino - termina la nota -sottolinea infine che il personale della FCCT non dispone di un contratto collettivo di lavoro (CCL) per cui, la maggioranza, del personale del Cardiocentro avrebbe un chiaro vantaggio a passare alle dipendenze dell’EOC che ha stipulato un buon CCL. Si ricorda che l’EOC ha già assicurato che in caso di scioglimento della FCCT garantirà la ripresa di tutti i contratti dei collaboratori del Cardiocentro entro la fine del 2020. In conclusione il Comitato ospedaliero VPOD Ticino invita a respingere l’iniziativa popolare della Fondazione Cardiocentro Ticino perché assolutamente contraria al concetto di servizio pubblico volto alla tutela del personale e alla promozione della qualità delle cure”.