Il caposezione avrebbe scelto volutamente un bastone particolarmente grande e pesante (30 chili) per la punizione da infliggere a un militare, "colpevole" di un errore durante l'esercitazione con le bombe a mano
ISONE – Un nuovo caso di vessazioni scuote l'Esercito militare svizzero e il Ticino è nuovamente protagonista. Dopo il caso di nonnismo contro una recluta ticinese ad Emmen (vedi articoli suggeriti), questa volta è la caserma di Isone a finire sotto i riflettori.
Come riportato da 20 Minuten, un caposezione del corso granatieri avrebbe ordinato a una recluta di "picchiarne un'altra con un bastone da 30 chili". Stando alla testimonianza affidata al quotidiano, la recluta sostiene che "il graduato abbia scelto volutamente un bastone particolarmente grande per la punizione".
Pentito del gesto, la recluta sostiene di "non aver voluto disubbidire agli ordini del capo". La bastonata era stata comminata in seguito a un errore della recluta picchiata durante un'esercitazione con le bombe a mano.
L'Esercito ha confermato al 20 Minuten quanto successo ad Isone, specificando che nessuna indagine disciplinare è stata avviata. I due sono stati puniti con una multa di 200 franchi (la recluta) e 300 (il graduato).