Il Procuratore Generale vara la formazione continua per i suoi colleghi (ecco i corsi) e lancia un messaggio alla politica: prima di fare segnalazioni....
LUGANO - Andrea Pagani manda a scuola i procuratori pubblici. Il capo del Ministero Pubblico, infatti, ha deciso che i magistrati del suo ufficio dovranno seguire dei corsi di formazione continua nell’ambito dei reati finanziari.
A renderlo noto è stato lo stesso Procuratore Generale in un’intervista rilasciata alla RSI. I procuratori, in particolare quelli del gruppo finanziario,dovranno seguire a partire da febbraio 60 ore di lezioni sui banchi della SUPSI. Lezioni che verteranno su tre grandi temi: i reati fallimentari; le sottrazioni e le frodi fiscali; la contabilità e la lettura dei bilanci. Sempre a partire da febbraio gli inquirenti dovranno seguire un secondo corso, sella durata di due mezze giornate, questa volta dedicato alle criptovalute. I costi saranno coperti in parte dal cantone e in parte dagli stessi iscritti.
Nell’intervista rilasciata al Quotidiano, Pagani ha voluto anche lanciare un messaggio alla politica, che nel corso dell’ultimo anno ha più volte chiamato in causa il Ministero, in particolare per la vicenda Rimborsopoli.
Il Procuratore Generale, pur ribadendo la ricettività del suo ufficio per le segnalazioni e le denunce, ha ammonito i deputati chiedendogli di approfondire meglio gli indizi di reato prima di rivolgersi alla Procura. Questo per evitare, come ripetutamente accaduto nell’ultimo periodo, di creare dei grandi polveroni che poi si risolvono in un decreto di abbandono per la totale assenza dei requisiti minimi per avviare un procedimento penale. Il messaggio del PG, neppure tanto velato, è quello di non utilizzare la Procura per ragioni di battaglia politica.