Il Consigliere nazionale UDC e il direttore de La Regione commentano la missiva dell'Ufficio cantonale del lavoro di Basilea Città: "Che se ne vadano i funzionari in Germania"
BASILEA/TICINO – Sta facendo discutere anche in Ticino una lettera che l’Ufficio cantonale del lavoro di Basilea Città ha inviato ai disoccupati over 50 anni. In sostanza, come riportato dall’Ats, le autorità del Canton Basilea hanno invitato i disoccupati ultra cinquantenni a… fare i frontalieri al contrario cercando un lavoro in Germania.
Una lettera, intitolata “Abitare in Svizzera – Lavorare come frontaliere in Germania”, che ha mandato su tutte le furie i destinatari. La missiva – si difendono dall’Ufficio cantonale del lavoro di Basilea – “è però un invito per un evento informativo rivolto a chi è interessato ad ampliare le proprie conoscenze sul mercato del lavoro tedesco”.
La proposta non è stata accolta con entusiasmo anche nel nostro Cantone. Il Consigliere Nazionale UDC Marco Chiesa si è espresso sul tema con un post su Facebook. “Le autorità del Canton Basilea – scrive –, notoriamente internazionalista e di sinistra, hanno trovato una bella soluzione per risolvere i problemi dei lavoratori cinquantenni disoccupati: che cerchino lavoro in Germania e facciano i frontalieri”.
E ancora: “Mentre decine di migliaia di persone lavorano in Svizzera e varcano il confine tutti i giorni, noi dovremmo lasciare il posto e fare il contrario. Una bella idea, complimenti. Questi sono i benefici della libera circolazione delle persone...poter cercare lavoro in Germania. Io comincerei col sostituire quei politici e quei funzionari che pensano e scrivono queste bestiate”.
Il direttore de La Regione Matteo Caratti ha dedicato al tema l’editoriale odierno sul suo giornale. Riferendosi alla decisione dell’Ufficio del lavoro di Basilea Città scrive: “Permetteteci una domanda semplice semplice. Ma i funzionari autori della proposta (indecente) si sono almeno accorti del boomerang politico e sociale?”.
“Che – continua Caratti – si impegnino piuttosto nel recuperare fra le ditte della zona e il valore della responsabilità sociale delle aziende. O che trovino qualche idea forte per favorire chi dei datori di lavoro è pronto a rispettarla. O che se ne vadano loro (i funzionari) in Germania”.