Il presidente della sezione ticinese dell’associazione Svizzera dei proprietari fondiari pronto ad affrontare la madre di tutte le battaglie: "Una tassa iniqua e gravosa per i proprietari di casa del ceto medio"
LUGANO - La sezione ticinese dell’associazione Svizzera dei proprietari fondiari (APF-Ticino), l’anno prossimo compirà 10 anni. Una ricorrenza speciale che coinciderà con un periodo particolarmente intenso e significativo. Già perché a Berna si sta riaprendo la “battaglia storica” dell’associazione, quella per l’abolizione del valore locativo.
La proposta è infatti attualmente al vaglio del Parlamento, che la sta esaminando a livello Commissionale. Attualmente vi è una solida maggioranza borghese a sostegno del principio, mentre la sinistra si oppone. In attesa di capire gli sviluppi sull’importate dossier, abbiamo fatto il punto sull’attività di APF-Ticino con il suo presidente, il Consigliere Nazionale Marco Chiesa.
Innanzitutto, per chi non la conoscesse, abbiamo chiesto una breve fotografia di presentazione. “L’associazione Svizzera dei proprietari fondiari - spiega Chiesa a Liberatv - è la più grande associazione di categoria a livello nazionale che si impegna per una politica in favore dei proprietari di casa. Abitare fra le proprie quattro mura è per molti un traguardo importante. Le persone e le famiglie che hanno fatto delle rinunce, magari per tutta una vita, non devono dunque essere penalizzati. Anzi, come da mandato costituzionale, la promozione della costruzione di alloggi e dell’accesso alla proprietà deve essere favorito. L’associazione conta complessivamente più di 330'000 soci, in Ticino stiamo raggiungendo quota 1’500".
E veniamo quindi alla madre di tutte le battaglie per l’APF-Ticino, quella per l’appunto che mira all’abolizione del valore locativo: “Questo balzello - argomenta il presidente dell’associazione - grava sulle spalle dei proprietari di casa, in particolare su quelle del ceto medio. Si tratta in primo luogo di una tassa su un reddito fittizio, un reddito non effettivamente conseguito e dunque per questo è profondamente iniqua. Inoltre, per molti proprietari di casa, che magari hanno potuto realizzare il loro sogno dopo grandi sacrifici, è un importo finanziario alquanto gravoso”.
In Parlamento, come detto, si sta approfondendo l’ipotesi di abolire il valore locativo: “Effettivamente - conferma Chiesa - dopo diversi tentativi infruttuosi nella Berna federale questa richiesta sta prendendo nuovo slancio. I prossimi mesi saranno cruciali per definire le condizioni di questo progetto e per far sì che alcune deduzioni, come quelle destinate al risparmio energetico e alla protezione dell’ambiente siano ancora, almeno a livello cantonale, fiscalmente deducibili. La riforma, al di là di restituire equità e rendere più interessante l’accesso alla proprietà, permetterebbe inoltre di ridurre l’indebitamento privato perché oggi i proprietari, potendo dedurre gli interessi passivi dalle imposte, non sono stimolati ad estinguere il loro debito ipotecario”.
Infine, al presidente di APF Ticino, abbiamo chiesto di quali vantaggi beneficiano i proprietari di casa che scelgono di aderire all’associazione: “ I nostri aderenti hanno a disposizione dei consulti giuridici telefonici, sconti sulle perizie e sulle forniture delle ditte nostre sostenitrici, formulari e molto altro. Insomma tutto ciò che è indispensabile a un proprietario di casa che vuole prendersi cura del suo sogno. Oltre a questo offriamo dei vantaggi esclusivi con una serie di sconti sulle polizze della Zurigo Assicurazioni, che è nostro partner a livello nazionale, o sull’assicurazione complementare Swica”.
Per chi fosse interessato a maggiori informazioni sull’attività di APF Ticino, può consultare il sito www.hev-ticino.ch