Il conduttore radiofonico annuncia la prossima chiusura del programma cult di Radio 24: "Mi diverto ancora, ma se l’ossessione prevale, questo peso sovrasta il divertimento"
MILANO - Quella che si aprirà a settembre sarà, salvo ripensamenti, l’ultima stagione della Zanzara. Ad annunciare la prossima chiusura della trasmissione di Radio 24 è stato l’inventore e mattatore del programma cult, Giuseppe Cruciani.
“Penso che l’anno prossimo sarà l’ultimo. In un anno può succedere di tutto ma io ho sempre agito d’istinto e la sensazione attuale è che quella che comincerà il 2 settembre sarà l’ultima stagione”, ha dichiarato il conduttore in una lunga intervista a TvBlog.
In onda da oltre 10 anni, la Zanzara è stata spesso al centro di dibattiti e polemiche, per gli scoop, gli scherzi e il linguaggio irriverente e scurrile. Un programma unico nel panorama radiofonico italiano, che negli anni ha conquistato tantissimi ammiratori anche in Ticino.
“Il formato - ha spiegato Cruciani - non è esaurito, si può rinnovare. Il discorso ha a che fare con la fatica quotidiana nel costruire sempre qualcosa di nuovo ed originale. La mia è una ricerca ossessiva e l’ossessione genera fatica. Ci si diverte, ma se l’ossessione prevale, questo peso sovrasta il divertimento. In precedenza lo sentivo meno, una volta il sabato e la domenica rappresentavano una pena. Adesso comincio a desiderare l’arrivo del venerdì sera. Non lo vedo come una liberazione, ci mancherebbe. Ma non provo quel senso di sofferenza nel distacco che avevo prima. Al contrario sento sollievo. Forse, ripeto forse, è il momento di interrompere”.
Ma la chiusura della Zanzara segnerà anche l’addio di Cruciani a Radio 24? “Non ne ho la minima idea, al momento non ci penso, non è che smetto di lavorare. Di sicuro non riproporrò il format altrove, un’eventualità che non si pone assolutamente. Una volta avevo in testa una prospettiva: passare luglio e agosto in montagna e settembre-ottobre a Formentera. Beh, questa prospettiva la vedo più vicina di un tempo. Una volta era un miraggio lontano”.
“A Radio24 - ha concluso Cruciani -godo della massima libertà, credo sia l’unico posto dove questa sia garantita al massimo. Capita di avere qualche problema per il linguaggio o i contenuti, qualcuno si lamenta, ma li reputo problemi minori. Molti criticano Confindustria perché mandano in onda una trasmissione considerata zozza e volgare, ma a mio avviso è sintomo di grande apertura mentale. Raramente ho visto un posto come Radio24, c’è grande pluralità di sensibilità e opinioni”.