"Trovo scandaloso che, in orari così delicati, la FFS non arrivi ad aggiungere dei treni. Con quello che pago di abbonamento non mi sembra normale passare i viaggi in piedi"
STABIO – In casa di M.N la sveglia suona presto. Alle 7:23, infatti, c’è un treno da prendere. O meglio, ci sarebbe. Già, perché nonostante la corsa contro il tempo di prima mattina non sempre tutto fila a dovere. La scena che gli presenta davanti agli occhi quotidianamente in stazione a Stabio è sempre la stessa: il TILO delle 7:23 è già pieno zeppo di passeggeri, frontalieri, ovviamente.
“Se va bene – racconta il nostro lettore – si riesce a intrufolarsi in mezzo alle persone senza tuttavia godere di chissà quale spazio. Fino a Lugano è infatti una “guerra al centimetro” con tutti gli altri passeggeri rimasti in piedi”. E se va male? “Se va male tocca aspettare il treno dopo, quello delle 7:53 che arriva a Lugano alle 8:26”.
"È già capitato – continua – di essere costretto a prendere quello delle 7:53, che però comporta ovviamente dei ritardi non indifferenti sul posto di lavoro. La colpa non è, ci tengo a sottolinearlo, dei frontalieri, che fanno bene a spostarsi con i mezzi pubblici".
E ancora: "È vergognoso che la FFS in orari così delicati non arrivi ad aggiungere dei treni. Trovo altrettanto scandaloso pagare l’abbonamento 1269 franchi e, nelle migliore delle ipotesi, passare il mio viaggio in piedi e appiccicato ad altri passeggeri".