Ecco l'ultima scheda di Matrioska dedicata all'odio che scorre sui social, con le riflessioni di Matteo Pelli. GUARDA IL VIDEO
di Andrea Leoni
“Anto, ho sognato questa cosa per quella puntata, cosa ne pensi? Si può fare?”. Queste schede di Matrioska nascono così, con una telefonata mattutina al regista della trasmissione. E lui, più o meno, mi risponde sempre allo stesso modo, bofonchiando un misto di scetticismo e di domande (perché non sono mai chiaro nell’esposizione dei sogni). A quel punto silenzio per un po’. È il tempo del “lavoro invisibile”, come lo chiama Antonello Pasquale. Il tempo in cui lui prende quello spunto e lo fa suo.
Quando ci ritroviamo, dopo qualche giorno, mi fa: “Per quella roba lì che volevi fare, ho pensato questo”. Scocca la scintilla, proprio come se i nostri pensieri si sfregassero. E allora quel frammento notturno comincia a prendere forma, ad avere un senso con immagini, parole e musica. È il momento di andare da Matteo e da Sacha ad esporre l’idea: vorremmo mettere nella cornice “istituzionale” di un Tg tutto lo schifo che leggiamo quotidianamente sui social. E vorremmo farlo senza filtri, proprio per sensibilizzare il pubblico sulla “banalità del male”. Sarà osceno da ascoltare, farà venire il vomito, ma non useremo nient’altro che quello che quotidianamente scorre sui nostri smartphone, alla portata di tutti, adulti e minorenni
Pelli e Dalcol, che prima di essere due professionisti, sono due persone sensibili, e due creativi, accettano subito ed entrano a far parte del progetto. Sacha condurrà il finto Tg, mentre Matteo cucirà la scheda con alcune riflessioni sul mondo dei social. Servono ancora due figure, quelle che leggeranno il fiume di bile e di odio che scorre nei commenti online. Io e Antonello pensiamo che debbano essere due giornaliste, perché le donne sono le vittime preferite degli haters. Caroline e Laura si mettono a disposizione
Si parte. Serve un set e una camera che fa immagini particolari. È tempo di andare a bussare alla porta del direttore di produzione di Teleticino Fabio Turetta, che dopo avermi ricordato che io mi allargo sempre con le richieste, fa quello che gli riesce meglio ed è una qualità enorme in un contesto televisivo, e non solo: trova una soluzione perfetta.
Mi metto a scrivere ciò che dovrà essere letto. Anzi, non scrivo nulla. Faccio copia e incolla delle principali fake news che mi è capitato di leggere nell’ultimo anno e del peggio che trovi sulle varie bacheche. Alcuni degli insulti sono quelli che sono stati rivolti a me, per qualche opinione pubblicata su Liberatv (“che ti venga un cancro”, “stronzo”, “fascista”….).
Si gira e subito ci rendiamo conto immediatamente della forza dirompente di quelle immagini. L’idea è buona ma occorre maneggiarla con estrema cautela. C’è la responsabilità verso il pubblico e verso tutte le persone coinvolte. I giorni che ci separano dal montaggio servono proprio a questo: a misurare gli accenti della provocazione affinché raggiunga il suo scopo, senza tracimare. A vestirla di tutta la sensibilità che abbiamo. Altro lavoro invisibile.
Il giorno del montaggio è il più complesso. Prima bisogna scegliere selezionando dal girato, poi mettere in fila, poi capire se sta in piedi, se il discorso fila. E inevitabilmente ti ritrovi a comporre e ricomporre, pesando ad ogni frammento d’immagine, ad ogni parola di una canzone. Per me è il momento della magia, perché è magica, non saprei dirlo altrimenti, la fusione tra le mie emozioni e quelle di Antonello. In quei momenti diventiamo come una persona sola, che pensa allo stesso modo, che ride allo stesso modo, che si commuove allo stesso modo. E in quella vertigine emotiva il montaggio lievita lentamente come un impasto, fino a quando il lavoro non è pronto per essere mandato in onda.
E Marco in tutto questo? Marco è informato, ma solo a spizzichi e bocconi, perché lui sarà in diretta e dovrà viverla sulla pelle come la vivranno gli ospiti, per poter valorizzare il nostro lavoro.
Queste schede sono fatte così.
LA PROSSIMA PUNTATA DI MATRIOSKA ANDRÀ IN ONDA SU TELETICINO MARTEDÌ 15 OTTOBRE ALLE 20.55