Il Ministero pubblico: "A livello cantonale, da inizio anno, contiamo dieci denunce". I cani nel Cantone sono quasi 31mila, ma il numero continua a salire
TICINO – Un cane che lotta tra la vita e la morte, altri due salvati per chissà quale miracolo prima che addentassero quel boccone avvelenato. A Vacallo – come in altre parti del Ticino – è allarme avvelenamenti sui cani. I casi di lamentele per bocconcini avvelenati si moltiplicano sui social e giornali.
L’ultimo caso (vedi articoli suggeriti) in ordine cronologico, appunto, riguarda Vacallo dove ignoti hanno gettato in un giardino quattro bustine di Black Pearl Past: un veleno per topi che porta alla morte per asfissia e contro il quale non esiste antidoto.
Ma quanti sono realmente i casi denunciati in Ticino per avvelenamento di cani? “Da inizio anno – ci spiegano dal Ministero pubblico – contiamo dieci denunce a livello cantonale”. Un cane al mese – in media – è stato avvelenato in Ticino da gennaio ad oggi. Ma quasi tutte le denunce “finiscono in un nulla di fatto, in quanto è realmente difficile risalire ai responsabili”.
Un po’ di numeri
In Ticino sono quasi 31mila i cani di tutte le razze. Il numero aumenta di anno in anno. Rispetto allo scorso anno, infatti, si contano ben 612 cani in più. La popolazione canina – apprendiamo dall’Ufficio del veterinario cantonale è cresciuta di oltre 5mila unità dal 2009 al 2019.
Attenzione a questi veleni
L'avvelenamento dei cani avviene principalmente con stricnina, metaldeide, diserbanti e i veleni per topi. L'assunzione di veleno per topi è tra le cause più comuni di avvelenamento accidentale nei cani. Stricnina, metaldeide e diserbanti sono utilizzati nei temuti bocconcini avvelenati che alcuni lasciano in parchi, giardini o boschi.