Dopo la decisione di modificare le disposizioni vigenti per la caccia autunnale al cervo a causa delle nevicate, la FCTI prende posizione: "Il tema della sicurezza non può essere ignorato"
BELLINZONA – Dando seguito alle richieste della FCTI, il Dipartimento del territorio (DT) ha provveduto a modificare le disposizioni vigenti per la caccia tardo autunnale al cervo a causa delle eccezionali nevicate, segnatamente chiudendo la zona 1 della Leventina e portando la quota massima per tutto il territorio cantonale a 1'200 m/slm.
La Federazione Cacciatori Ticinesi ne ha peso atto ma "ritiene che queste restrizioni non siano adeguate e addirittura controproducenti soprattutto nell’ottica della sicurezza. Cacciare degli animali già duramente provati da queste avverse condizioni climatiche pone innanzitutto un problema etico, per cui sarebbe già per questo motivo raccomandabile – come del resto prevedono le vigenti norme – di sospendere la caccia".
"Ma a destare maggiore preoccupazione – continua il comunicato – è il tema della sicurezza. Per effetto di queste importanti nevicate, gli ungulati (in particolare cervi e caprioli) che vivono soprattutto nell’alto Ticino si sono spostati a quote più basse. Ciò comporterà una concentrazione della selvaggina e di conseguenza dell’attività venatoria in questi territori, con un rischio dunque marcatamente accresciuto di incidenti. Va inoltre fatto osservare che la disposizione adottata dal DT di portare la distanza minima dagli abitati a 200 m (che la FCTI aveva contestato ritenendola inutile e inefficace), escludendo di fatto una parte importante delle zone aperte alla caccia, avrà come effetto di aumentare ulteriormente la presenza di cacciatori nelle poche aree dove sarà possibile prelevare la selvaggina, con tutti i rischi che si possono facilmente immaginare".
"Per questi motivi la FCTI aveva esplicitamente chiesto di non aprire, per lo meno nei distretti Leventina e Blenio, la caccia tardo autunnale per il termine previsto (sabato 23 novembre), con la possibilità di rivedere questa decisione a dipendenza degli sviluppi della meteo".
E ancora: "La FCTI deplora che ancora una volta il suo parere sia stato ignorato anche su un tema sensibile come quello della sicurezza. Alla FCTI non rimane pertanto che invitare i cacciatori a valutare se, alla luce di questi elementi, sia opportuno prendere parte alla caccia tardo autunnale, in particolare nel valli del Sopraceneri; essa invita in ogni caso coloro che decideranno comunque di farlo ad osservare scrupolosamente le regole di sicurezza previste".