La domanda sorge spontanea: dove ha trovato quella droga un bimbo di quasi due anni? La nonna: "Al parco giochi, magari scambiandolo per un cioccolatino"
ROMA – Prima una mamma che dopo aver sniffato cocaina ha allattato la figlia di soli tre mesi causandole un’intossicazione da cocaina. Ora è il caso di un neonato di 19 mesi, costretto al ricovero d’urgenza in terapia intensiva a causa di genitori – se così si possono chiamare – ‘stupefacenti’. O meglio, che fanno uso di stupefacenti.
È una Roma tossica, quella degli ultimi anni. È una Roma di disgrazie e sempre più affollata da spacciatori disposti a tutto pur di vendere qualche grammo in più. E spesso a farne le spese sono i figli di incoscienti genitori tossici.
I medici del Policlinico Gemelli di Roma si sono ritrovati tra le mani un bimbo di 19 mesi praticamente in coma. È stato la stessa madre a portarlo lì affermando che “non si è svegliato questa mattina, lo scuoto e non si sveglia”. Le analisi del sangue al pargolo hanno confermato i dubbi dei medici: il piccolo aveva ingerito hashish.
La domanda sorge spontanea: dove ha trovato quella droga un bimbo di 19 mesi? Nell’abitazione dove vive la famiglia del piccolo è stata trovata della droga, ma la nonna del bimbo crede che “mio nipote abbia trovato quel pezzetto di fumo in un parco qui vicino a casa, magari scambiandolo per un cioccolatino”.
“Mio nipote – continua – ha come vizio quello di mettersi in bocca tutto quello che trova per terra”. Le condizioni del pargolo sono in miglioramento, seppur la prognosi resta riservata. Sulla vicenda stanno invece indagando gli inquirenti.