Candidato alle regionali in Emilia-Romagna, il noto critico d'arte si scatena: "Dopo Berlusconi, il leader sono io. Ecco perché... Le donne? Subiscono il ruolo del sultano..."
ITALIA – Vittorio Sgarbi è un uomo parecchio impegnato. Ai suoi impegni da critico d'arte si aggiungono, da tempo, impegni politici. Deputato per Forza Italia, sindaco di Sutri, presidente del Mart di Rovereto, prosindaco di Urbino – solo per citare alcune cariche –, Sgarbi si è messo in corsa per le elezioni in Emilia-Romagna con Forza Italia del presidente Silvio Berlusconi. E poco importa se i sondaggi mettono paura al partito. Sgarbi intende "raddoppiare i voti di Forza Italia e contribuire alla vittoria", ha spiegato al Corriere della Sera.
Ma perché ha deciso di imbarcarsi in questa sfida? "Perché, oltre all'amicizia con Berlusconi, è una campagna breve, intensa e rappresenta per me una sfida molto importante. Intendo raddoppiare i voti sul piano nazionale di Forza Italia".
Sgarbi parla al quotidiano di donne e dell'ambizione di diventare 'Sultano' del partito. "Le donne subiscono il ruolo del sultano, che da sempre è Silvio. Le donne sono una delle principali ragioni del declino del partito: non spronano il leader, lo frenano. Avrebbero mille modi di combattere battaglie popolari e non lo fanno. Berlusoni ha la sua età, il voto a lui è commemorativo. Se si vuole un sultano, io ci sono. E voglio il voto delle donne e dei giovani...".
Quali sono le idee di Sgarbi per rilanciare Forza Italia? "Desidero un partito vicino alla cultura, all'arte, alla difesa della natura, alle lotte libertarie e laiche. Voglio dare spazio alle meraviglie di questa regione. L'Italia è un Paese che ha bisogno che si parli di Michelangelo, di Leonardo, che ci si apra alla bellezza. E invece...".
E qui rifila la bordata alle 'Sardine'. "E invece – afferma al quotidiano – si battezzano i partiti con nomi orrendi come le Sardine. Ma pensano davvero di vincere così le elezioni?".