Il presidente della società Rabadan risponde alle critiche dell'avvocato bellinzonese: "Non siamo sprovveduti, abbiamo effettuato i dovuti accertamenti"
BELLINZONA – All'edizione 2020 del Rabadan manca poco meno di un mese, eppure il Carnevale di Bellinzona parte all'insegna delle polemiche. L'avvocato bellinzonese Tuto Rossi non ha usato giri di parole per contestare la scelta del comitato organizzativo di utilizzare un bicchiere che, secondo lui, "definirlo ecologico è prendere in giro le persone". Per Rossi, il bicchiere del Rabadan è "schifoso e addirittura pericoloso per la salute". Dopo il suo lungo sfogo via social (vedi articoli suggeriti), il consigliere comunale UDC ha inoltrato questa mattina un'interpellanza al Municipio di Bellinzona chiedendo se si è "in grado di garantire con assoluta certezza che il bicchiere multiuso in silicone alimentare non possa in nessun caso sfuggire al controllo del proprietario e diventare uno strumento involontario di trasmissione di malattie".
Nell'atto parlamentare, Rossi sostiene che "simile bicchiere può tuttavia diventare un pericoloso strumento di contagio laddove il rischio di confusione non può essere evitato. Tant'è vero che né alla Valascia, né alla Corner arena e nemmeno alla Coppa Spengler viene utilizzato".
Alle preoccupazioni dell'avvocato ha risposto il presidente della Società Rabadan Flavio Petraglio. "Credo – dice a Liberatv – che sia stato travisato lo scopo vero e proprio del bicchiere: ovvero quello di ridurre, se non dimezzare, i rifiuti prodotti durante il periodo di carnevale. Non siamo sprovveduti e su certe tematiche ci siamo chinati ben prima di ufficializzare l'introduzione del bicchiere ecologico".
Il bicchiere biodegradabile "non lo abbiamo inventato mica noi: è utilizzato in migliaia di manifestazioni in tutta Europa e in nessuna ci sono mai stati problemi di salute o logistica. Assicuro alla popolazione che sono stati fatti i dovuti accertamenti prima di proporre una soluzione simile".
Non è vero, quindi, che il contestato bicchiere del Rabadan possa rappresentare un rischio per la salute? "Certo che no. Tutti i capannoni, le tendine e i bar saranno dotati di una fontana o lavandini per risciacquare il bicchiere ogni qualvolta si voglia utilizzare. Il problema igienico direi che non esiste". Una delle problematiche sollevate da Rossi riguarda, anche, la possibile confusione di bicchieri da parte del barista. "Il bicchiere – replica Petraglio – può essere personalizzato a piacimento. Basta un pennarello per decorare il bicchiere con un segnale riconoscitivo".
Petraglio risponde alle critiche riguardanti anche il microchip di cui ogni bicchiere è dotato. Se per Tuto Rossi "è pensato per controllare le persone", diversa è la spiegazione del presidente del Rabadan. "Il microchip – conclude – non è altro che una parte non attiva. Per attivarla bisogna collegarsi a un'applicazione dal telefono. È quindi l'utente che decide se attivare il microchip sul bicchiere o meno. In ogni caso, la privacy degli utilizzatori è garantita in quanto il dispositivo non permette di localizzare le persone né di portare via altri dati sensibili".