CRONACA
Addio a Kobe Bryant. Lo sport piange la morte di una leggenda. "Non riesco ad accettarlo". Jorge Lorenzo: "Evitiamo gli elicotteri"
Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social. Trump: "La morte della figlia rende questo momento ancora più devastante". L'ex MotoGP: "Godiamoci la vita finché possiamo"

AMERICA – Cominciano a emergere i primi dettagli circa la tragica morte della leggenda NBA Kobe Bryant. Sono nove le vittime dello schianto d'elicottero. Oltre all'ex cestista e alla figlia 13enne Gianna, sono morte altre sette persone tra cui un'altra minorenne, compagna di squadra della figlia di Bryant. La dinamica dell'incidente è ancora da chiarire, anche se alcuni testimoni raccontano di "uno strano suono proveniente da uno dei motori dell'elicottero". Il velivolo schiantatosi era un Sikorsky S-76 bi-turbina prodotto nel 1991. Trattasi – riportano i media americani – di un modello utilizzato anche in ambito militare e, in passato, anche da alcuni presidenti americani.  

I responsabili della torre di controllo dell'aeroporto di Burbank hanno raccontato a TMZ, il sito che per primo ha riportato la notizia della morte di Kobe Bryant, che "il pilota si è imbattuto in un fitto banco di nebbia intorno alle 9:40 dirigendosi verso una zona montagnosa". Cinque minuti dopo, circa, lo schianto e la tragedia.

Tragedia che ha lasciato senza parole tutto il mondo, appassionati di basket ma non solo. Bryant era infatti uno degli atleti più rappresentativi nel mondo. Tantissimi i messaggi di cordoglio giunti sui social da diverse personalità. LeBron James, grande amico di Kobe, ha voluto omaggiare l'amico scomparso sottolineando la sua mentalità sportiva: "Di lui – scrive – ricordo una frase: "Se vuoi essere bravo in questo devi lavorare. Non c'è nessuna sostituzione per il lavoro". Non aveva difetti dal punto di vista offensivo. Era immortale per le sue abilità e la sua etica del lavoro (...).".

Magic Johnson, altra grande leggenda del basket, ha voluto ricordarlo così sui social: "Sono devastato. Ho pianto tutta la mattina. Lo amo, amo la sua famiglia e amo ciò che era in campo e fuori. Leggenda, amico, padre, figlio, fratello, vincitore di un Oscar e il più grande Laker di tutti i tempi se n'è andato. Non riesco ad accettarlo".

"Che notizia terribile – commenta il presidente americano Donald Trump –. Kobe amava la sua famiglia e aveva appena iniziato a vivere la sua vita. La perdita della sua bellissima figlia rende questo momento ancora più devastante. Melania e io mandiamo le nostre più sentite condoglianze a Vanessa (moglie di Kobe ndr) e alla meravigliosa famiglia Bryant. Possa Dio essere con tutti voi".

Fra i molti post di cordoglio, colpisce quello di un altro sportivo, Jorge Lorenzo. L’ex pilota di MotoGP è abituato alla velocità, eppure teme gli elicotteri. Ecco il suo post su Instagram: “Non sono mai stato un fan degli elicotteri, nonostante il loro dinamismo e la loro agilità li evitavo ogni volta che potevo e incoraggiavo i miei amici a fare lo stesso. Oggi hanno causato un'altra vittima, una delle più grandi nella storia del basket. Un altro esempio di quanto sia fragile la vita, godiamola finché possiamo. Ed evitare gli elicotteri fino a quando non saranno più sicuri”.

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