CRONACA
Coronavirus, cresce l'allerta in Italia: sei i casi di contagio. Mascherine e disinfettanti a ruba a Lodi
Un 38enne ricoverato in terapia intensiva. Sua moglie, incinta di otto mesi, è stata contagiata ed è stata ricoverata. In Cina accertati oltre 76mila casi

LODI – Cresce l’allerta coronavirus in Lombardia. Sono ora sei i casi accertati a Lodi, dove un uomo di 38 anni è ricoverato in cure intense all’ospedale di Codogno dopo essere risultato positivo al test. L’uomo era stato a cena in compagnia di alcuni colleghi recentemente rientrati dalla Cina. Anche sua moglie – incita di otto mesi – è risultata positiva al test ed è stata ricoverata all’ospedale Sacco di Milano, punto di riferimento italiano per le bio-emergenze. Una terza persona è ricoverata all’ospedale, ma sembra stare bene. Al terzetto ricoverato “vanno aggiunte altre tre persone, che questa notte sono arrivate al pronto soccorso risultando positivi agli esami”, hanno fatto sapere le autorità in conferenza stampa.

Il ministro della salute Roberto Speranza ha emanato una nuova ordinanza che prevede misure di isolamento in quarantena per i contatti stretti delle persone ricoverate.

Mascherine finite

Nelle farmacie del paese di Codogno (provincia di Lodi) le mascherine sono andate a ruba, così come i disinfettanti per le mani. Una farmacista ha parlato a La Stampa affermando che “la gente è seriamente preoccupata”.

Si aggrava il bilancio in Cina

In Cina, dove è partito il virus, si aggrava il bilancio. Il numero dei morti è salito a 2’236, mentre i casi accertati sono oltre 76mila. Fornendo i dati, le autorità cinesi hanno specificato che più di duemila persone sono state, invece, dimesse dai vari ospedali.

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