Il Dipartimento della sanità e della socialità: "Chi è stato in Cina nelle ultime due settimane non si presenti spontaneamente nelle strutture sanitarie"
BELLINZONA – L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha segnalato, a inizio 2020, un aumento di malattie respiratorie acute in Cina, Regione di Hubei, città di Wuhan. Gli esami effettuati hanno evidenziato un nuovo tipo Coronavirus simile a quello della SARS, rispettivamente MERS-V. Allo stato attuale sono stati annunciati nel mondo circa 2700 casi di persone confermate positive al virus. I sintomi classici sono febbre superiore ai 38 °C, tosse e difficoltà respiratorie. Possono essere presenti anche brividi, dolori muscolari, mal di testa. Si sono registrati finora 80 decessi. Oltre il 95% dei casi e il 100% dei decessi è avvenuto in Cina, prevalentemente nella Regione citata.
Le autorità sanitarie mondiali hanno attivato ovunque una pronta sorveglianza epidemiologica. Al momento non vi è ancora alcun caso confermato in Svizzera. Le risposte in merito ai due casi sospetti sono attese per domani. Le autorità federali e cantonali continuano a vegliare e a implementare le misure necessarie.
L’evoluzione futura dell’epidemia in corso è attualmente incerta. La situazione potrebbe esaurirsi nel giro di poche settimane o svilupparsi con un impatto globale. Le autorità sono pronte anche a questa evenienza e in tal senso, a livello cantonale si è tenuta oggi una riunione tra specialisti al fine di discutere e concordare le azioni da intraprendere per identificare e prendere in carico eventuali casi sospetti.
"Allo stato attuale – precisa il DSS in un comunicato stampa - la popolazione non ha alcun motivo di preoccupazione, tutti i casi al di fuori della Cina sono esportati e non vi sono finora casi di contagio fuori dai confini cinesi".
Il Dipartimento invita tutti "i cittadini che si fossero recati negli ultimi 14 giorni nella Regione a rischio, ossia la Cina, e che presentassero sintomi respiratori e/o febbre a evitare di presentarsi spontaneamente nelle strutture sanitarie, ma di rivolgersi esclusivamente per telefono al proprio medico di famiglia, al Servizio di guardia medica, alla Centrale di soccorso 144 o ai Pronti soccorsi del Cantone, segnalando i sintomi e il contatto con la Cina".
L’autorità sanitaria aggiorna costantemente le informazioni disponibili sul sito web sia a livello cantonale: www.ti.ch/med, sia a livello federale: www.bag.admin.ch.