La ditta con sede a Locarno precisa: "La produzione non è stata sospesa. Sono previsti controlli e misure di prevenzione direttamente in azienda"
LOCARNO – “Nessun dipendente è stato lasciato a casa. Né la produzione è stata sospesa”. Sono le precisazione della Schindler di Locarno dopo che nella mattinata di oggi si è sparsa la voce che, in seguito all’emergenza coronavirus in Italia, alcuni dipendenti frontalieri sono stati mandati a casa.
“Ad oggi – precisa l’azienda tramite una nota –, infatti, le imprese attive sul territorio non hanno ricevuto alcuna direttiva per implementare misure o strumenti particolari. A titolo precauzionale e di fronte alla situazione di preoccupazione di alcuni attori venutasi a creare nelle ultime ore, la direzione ha promosso il ricorso a forme di smart working, e in particolare il telelavoro. Inoltre, sono previsti controlli e alcune misure di prevenzione direttamente in azienda”.
“Schindler Locarno, in collaborazione con le autorità preposte, seguirà l’evolvere della situazione alfine di intervenire, se sarà necessario, tempestivamente. La salute dei dipendenti in tutte le aziende del gruppo a livello mondiale, ha la massima priorità”.