E su De Souza: "Sparito dai radar. Da alcuni giorni. Evidentemente ha capito che non era il caso, e quindi ha abbandonato la nave. Che per fortuna naviga a vista e si è lasciata la bufera alle spalle".
LUGANO - Angelo Renzetti ancora una volta si è dimostrato un presidente sanguigno, visceralmente legato al suo Lugano. Quando esso navigava in cattive acque, dopo la cessione a De Souza, non ci ha pensato due volte e se l'è ripreso, pur di salvarlo. Ha incontrato Abel Braga e lo ha convinto ad allenare i bianconeri anche con lui alla guida.
Renzetti ha parlato al Mattino, descrivendo il suo stato d'animo: "Va decisamente meglio rispetto a qualche giorno fa quando lo stress e la preoccupazione occupavano le mie giornate. Da quando abbiamo ripreso in mano le sorti del Lugano è tornato il sereno, anche se mi rendo conto che siamo soltanto agli inizi. Ci aspetta un duro e lungo lavoro per rimettere assieme i cocci".
De Souza non ha chiuso le porte, anzi ha parlato di un futuro in cui vorrebbe rientrare e di contatti col presidente e con Novoselsky. Diversa la versione di Renzetti... "De Souza è sparito dai radar. Da alcuni giorni. Evidentemente ha capito che non era il caso, e quindi ha abbandonato la nave. Che per fortuna naviga a vista e si è lasciata la bufera alle spalle".
Su Braga, invece, ha speso belle parole. "Proprio ieri abbiamo sottoposto a Braga e al suo procuratore, che è poi il figlio Fabio, una nostra proposta. Evidentemente meno importante rispetto a quella precedente (e per altro basata sul nulla). (...) Alla fine ha accettato. (...) Credo che Abel ci tenga a fare questa esperienza svizzera, per lui si tratta di una novità assoluta. Il fatto che abbia deciso di restare è senza dubbio molto positivo".