La direzione del Cardiocentro: "Siamo davanti a un'operazione di salvataggio. Non sappiamo fino a che punto le macchine supporteranno Borradori"
LUGANO – La direzione sanitaria del Cardiocentro si è riunita per aggiornare media e popolazione circa le condizioni di Marco Borradori, vittima di un arresto cardiaco nella mattinata di ieri. Di seguito la cronaca della conferenza:
Tiziano Cassina:"È arrivato ieri dopo un arresto cardiaco successo durante un'attività sportiva. Si tratta di un arresto non testimoniato: vuol dire che non ci si è accorti di quando è successo. Da lì parte una corsa contro il tempo che è continuato nelle sue fasi. La tempistica crea una difficoltà al sangue nell'arrivare agli organi. Borradori è arrivato al Cardiocentro e qui è iniziata la tappa della diagnosi. Siamo davanti a un'operazione di salvataggio. Ci sono due possibilità: un recupero da parte degli organi danneggiati, oppure si va verso una situazione in cui il danno non è recuperabile. La situazione attuale ci confronta con un caso simile. È una fase difficile e non sappiamo fino a che punto la macchina potrà supportare l'onorevole Borradori. Con il passare del tempo, la speranza diminuisce. Siamo aggrappati a un filo di speranza che si sta spegnendo. A un certo punto non sarà più possibile tenerlo attaccato alla macchina. Ci sarà un momento in cui saremo obbligati a staccare la macchina. Quanto tempo? Entriamo in una fase di incertezza. Appena avremo informazioni ve le faremo sapere".
Giovanni Pedrazzini "È importante sottolineare che è arrivato al Cardio dopo circa un'ora di rianimazione meccanica. È arrivato da noi sotto massaggio cardiaco. Non abbiamo mai avuto evidenzia che il suo cuore funzionasse. Alla coronografia eseguita sotto messaggio cardiaco si è visto che c'era un problema coronarico. Quando è arrivato da noi, il quadro cardiaco era già estremamente avanzato, con il cuore praticamente fermo. È il quadro clinico che decide la situazione".
Stefano Demertzis: "La macchina che tiene in vita Borradori ha la funzione di sostituire cuore e polmoni per fornire al corpo il sangue necessario. È un sistema di corto-medio termine che riesce a darci il tempo di approfondire la diagnostica e portare un paziente fuori da questa situazione".